Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chioschi aperti da giugno

Fonte: L'Unione Sarda
17 aprile 2015

POETTO.

Servono circa quaranta giorni per la costruzione degli impianti legno-acciaio

Da lunedì la consegna delle prime autorizzazioni ai titolari

Non c'è una data ufficiale per l'apertura dei chioschi del Poetto. Solo ipotesi: giugno. I venti titolari delle concessioni sono ancora in attesa dei nulla osta del Comune con cui potranno avviare la costruzione dei nuovi baretti in legno-acciaio, tutti uguali tra loro che potranno avvalersi di variazioni in corso d'opera che non compromettano, comunque, il progetto-madre.
I PRIMI Già all'inizio della settimana dovrebbero essere rilasciate le prime autorizzazioni, a cui seguiranno nei giorni successivi anche le altre fino alla completa consegna dei documenti per tutti e venti i concessionari delle aree. Alessandro Cogoni è il titolare del chiosco “Sella del Diavolo” della prima fermata. «Inutile dire che siano un po' in ritardo, speravamo di poter iniziare subito i lavori così da anticipare l'apertura e guadagnare tempo prezioso». Già domenica scorsa la bella stagione sembra aver finalmente imboccato la strada giusta e il Poetto non ha tradito i desideri di sole e mare dei cagliaritani ma anche delle avanguardie del turismo sbarcate nel sud dell'Isola.
L'AVVIO «Per quanto mi riguarda ho già iniziato a far realizzare il manufatto, spero davvero di poter ottenere già lunedì il via libera ufficiale», racconta l'imprenditore. «Ci vorrà un po' più di un mese per completare definitivamente il chiosco e vederlo sistemato, dal Comune ci hanno detto che stanno cercando di operare celermente ma che gli uffici sono stracarichi di impegni. Ci spiace solo che non siamo stati coinvolti attivamente nella progettazione degli impianti per poter dare qualche suggerimento. Siamo invece soddisfatti di poter lavorare, finalmente nelle regole e fuori dal caos».
SI CAMBIA Un pensiero condiviso anche da Maristella Argiolas, titolare dell'Iguana, concessione demaniale di fronte all'ospedale Marino: «Sono stati sette mesi pesanti, spero solo che si possa aprire il più celermente possibile e cominciare finalmente a lavorare». Senza l'assillo, a fine estate, di dover sbaraccare, smontare i baretti per poi rimontarli all'inizio della nuova stagione. «Sperperando, ogni volta, dieci, quindicimila euro», ricorda Cogoni.
CELERITÀ In attesa delle autorizzazioni per il chiosco, al Golden Beach sono invece iniziati i lavori per lo stabilimento balneare, per piazzare almeno gli ombrelloni. «Stiamo per emanare i primi provvedimenti», conferma l'assessore all'Urbanistica, Paolo Frau, «così i primi ad aver presentato le domande potranno far partire le opere. Sull'apertura di tutti i chioschi non sono in grado di fare previsioni».
Andrea Piras