Cinquantuno comuni e settecento monumenti
Autore: Federica Lai il 15/04/2015 12:53
Cinquantuno Comuni e quasi settecento monumenti aperti gratuitamente in sette settimane. Sono i principali numeri della 19esima edizione di Monumenti Aperti in Sardegna, patrocinata anche quest'anno dalla Presidenza del Senato della Repubblica e dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Dal 18 al 31 maggio saranno cinquantatré le amministrazioni coinvolte, sette in più rispetto allo scorso anno. A Cagliari i monumenti saranno visitabili il 9 e il 10 maggio: tra le novità l'apertura del Palazzo regionale di via Roma. E tra le new entry c'è Pula che aprirà le porte dell'area archeologica di Nora il 23 e il 24 maggio.
Anche quest'anno la manifestazione attraverserà il mare per coinvolgere il Piemonte: oltre alla partecipazione di Santo Stefano Belbo per il secondo anno consecutivo, si aggiunge il Comune di Mango. Nove i Comuni che partecipano per la prima volta: Ploaghe, Villamassargia, Marrubiu, Sennori, Serramanna, Uras, Bitti e Cuglieri. Dopo l'assenza per alcuni anni tornano a far parte della manifestazione Nuoro, Guspini e Pula. Tra i tanti siti di particolare interesse saranno protagonisti Su Romanzesu a Bitti, l'area archeologica di Nora a Pula e gli oltre settecento ulivi secolari che costituiscono il museo a cielo aperto di S'Ortu Mannu a Villamassargia, la casa natale di Grazia Deledda a Nuoro. Ma anche l'area archeologica di Santa Anastasia a Sardara e la basilica di Santa Giusta. "Per la prima volta sono rappresentate tutte le otto vecchie province - ha sottolineato il responsabile dell'associazione Imago Mundi, Fabrizio Frongia - E come ogni anno sarà importante la partecipazione di tutti: saranno coinvolti 150 istituti scolastici e undicimila volontari che faranno da cicerone tra i monumenti. Questi sono i numeri di quest'anno ma stiamo già lavorando per celebrare nel migliore dei modi i 20 anni della manifestazione". Da parte della Regione il contributo di 50 mila euro finanziato dall'assessorato al Turismo. "Siamo convinti che la cultura possa generare sviluppo per il territorio - ha spiegato l'assessore Morandi - affiancando il settore del turismo".