Ansa News
Quasi 700 tra siti, chiese, edifici storici, 51 comuni sardi e due piemontesi coinvolti.
Ritorna in anticipo e per sette weekend, dal 18 aprile al 31 maggio, Monumenti Aperti: un itinerario dal nord al sud dell'Isola alla scoperta di siti spesso poco conosciuti o inaccessibili in altre occasioni. Si punta a bissare il successo dello scorso anno, che ha chiuso con circa 313mila visitatori.
Il villaggio nuragico di Romanzesu, a Bitti, l'area archeologica di Nora a Pula, S'Ortu Mannu a Villamassargia, con i suoi 700 ulivi plurisecolari. Ancora: la casa natale del premio Nobel Grazia Deledda a Nuoro, l'area archeologica di Santa Anastasia a Sardara e la basilica romanica di Santa Giusta. Son alcuni dei 'gioielli' che fanno parte del percorso della 19esima edizione della manifestazione che farà tappa anche nella terra di Cesare Pavese, Santo Stefano Belbo, e per la prima volta, sempre nel cuneese, a Mango. Nel paese dove Beppe Fenoglio ha anche ambientato il romanzo "Il partigiano Johnny" sarà tra gli altri aperto il Castello dei Marchesi di Busca.
Ad accompagnare il pubblico in queste visite guidate gratuite saranno oltre 11mila volontari-ciceroni, per lo più scolaretti e studenti di medie e università. Quest'anno Monumenti Aperti si arricchisce di otto nuove amministrazioni sarde: Ploaghe, Villamassargia, Marrubiu, Sennori, Serramanna, Uras, Bitti e Cuglieri.
"Un esperimento riuscito, un'iniziativa originale che valorizza il nostro patrimonio e la nostra cultura - ha sottolineato Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale - in quelle giornate apriremo il Palazzo di via Roma e per la prima volta saranno gli studenti a fare da ciceroni".
L'assessore al Turismo Francesco Morandi ha annunciato il finanziamento già anticipato di 50mila euro e ha evidenziato "l'importanza di puntare su un attrattore culturale che interessa il 76 per cento dei turisti che provengono dal mercato internazionale. La Regione - ha detto - investe in questa direzione, a partire dai Giganti di Monte e Prama". Giganti, però, presenti nel 2014 ma non quest'anno. Claudia Firino, assessore alla Cultura, si é soffermata sul coinvolgimento degli studenti. "Questa esperienza farà di questi giovani i testimoni e difensori del patrimonio culturale - ha affermato - per il 2016 propongo di coinvolgere le scuole per tutto l'anno scolastico".
Centocinquanta sono gli istituti scolastici coinvolti, 148 le associazioni. "Per la prima volta abbiamo raggiunto i territori di tutte le otto vecchie province - ha evidenziato Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi che coordina Monumenti Aperti - Inoltre la rete si allarga, e per il prossimo anno puntiamo a coinvolgere anche Emilia Romagna e Puglia con le quali abbiamo preso i primi contatti".