Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Seicento “monumenti aperti” raccontati dagli studenti

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2015

Diciannovesima edizione da sabato al 31 maggio: a Cagliari visite anche a Palazzo regio

 

E adesso si scopre che il 70% degli stranieri cerca luoghi di interesse culturale, archeologico e storico, mentre soltanto il 14% viaggia per le spiagge e il mare. Lo dice l'assessore regionale al Turismo. Quindi, “Monumenti aperti” potrebbe essere un importante richiamo, un'attrazione forte per chi fa vacanze brevi in primavera. Invece così non è, neppure con il grande giro delle navi da crociera che approdano al porto di Cagliari causa allarme terrorismo in Tunisia si è riusciti a creare un circolo virtuoso.
Ma tant'è, la manifestazione, arrivata all'edizione numero 19, avrà il solito successo perché è il momento in cui i sardi si riappropriano del loro immenso patrimonio artistico grazie all'opportunità di visitare (anche) luoghi solitamente chiusi oppure senza guide.
“Monumenti aperti” 2015, dal 18 aprile al 31 maggio, ha numeri da capogiro: cinquantuno comuni, gemellaggio con Mango e Santo Stefano Belbo in Piemonte, un'offerta di oltre 600 siti, undicimila volontari, il tradizionale coinvolgimento degli studenti di elementari, medie, superiori e università, decine di migliaia di brochure e cartine da diffondere, tanti sponsor, spettacoli e iniziative collaterali.
La kermesse è stata presentata ieri durante un'affollata conferenza stampa (un'altra è in programma fra tre settimane per la parte che riguarda il capoluogo, con il tema “la città del '900”) da Fabrizio Frongia, dell'associazione organizzatrice Imago Mundi Onlus. Poi: dall'assessore al Turismo, Francesco Morandi, che ha parlato di tendenze di mercati internazionali e di “calamite” come i Giganti di Mont'e Prama (che però non rientrano tra le meraviglie del ricco programma); dall'assessora alla Cultura e Pubblica istruzione Claudia Firino, che per il 2016 vorrebbe una preparazione all'evento da parte dei ragazzi e dei loro insegnanti che duri da settembre a giugno; dal commissario straordinario della Provincia di Cagliari, Franco Sardi, che sta lavorando per fare di Palazzo Regio un museo a pagamento; da Giovanna Damiani, neo responsabile dell'ufficio del Mibact che si occupa di promozione dei musei statali in Sardegna. Ancora: il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, evidenzia che il Palazzo di via Roma sarà finalmente di nuovo aperto alla gente (l'8 e il 9 maggio) e per la prima volta i visitatori saranno accompagnati dagli studenti e non dai funzionari, in un percorso «che ha importanti aspetti architettonici e illustrerà le opere d'arte di diversi artisti sardi, uno fra tutti Costantino Nivola».
“Monumenti aperti” costa 100 mila euro agli enti locali interessati, 50 mila euro è il contributo dell'assessorato regionale al Turismo, ha il patrocinio della presidenza del Senato della Repubblica e del ministero dei Beni culturali e del Turismo. Tutte le informazioni su www.monumentiaperti.com, la diretta su Facebook, Twitter e Instagram.
Cristina Cossu