MARTEDÌ, 24 FEBBRAIO 2009
Pagina 1 - Cagliari
PROGETTI.
La proposta è di allestire un parco destinato alle società sportive
CAGLIARI. Quel che deve succedere tra la città e il mare verrà messo per iscritto dopo che il piano regolatore del porto avrà concluso il suo viaggio burocratico. Prenderà forma il lungomare e avranno un nome e un luogo assegnato i gruppi e le attività immaginate nella progettazione urbanistica. Per far questo si sceglierà la strada collaudata e, oltre un tetto di importi, obbligatoria, della gara internazionale. Ma l’autorità portuale e la municipalità, in accordo con la Regione, hanno già stabilito alcune cose a proposito del futuro del lungomare. Uno spazio a tempo per un’eventuale fiera della nautica e uno spazio permanente destinato alle società sportive che si raccoglieranno in un’unica zona per formare un parco degli sport del mare.
La fiera. All’inizio il tema della discussione era un’aperta del recinto sul mare. L’ipotesi era di avere a disposizione anche un pezzo del lungomare come allungamento permanente del quartiere espositivo lungo il viale Diaz. Insomma la fiera doveva cominciare sul viale e finire nelle banchine. La proposta che poi è stata scelta in accordo con Comune e Regione invece ribaltava la prospettiva: non la fiera che si apre sul mare, ma il mare che arriva fino alla fiera. Cosa cambiava? La disponibilità degli spazi che, oltre i venti giorni di fiera l’anno, sarebbero restati più o meno vuoti ma comunque preclusi alla città. Ecco perciò che si è deciso, in accordo con la Fiera, di garantire la disponibilità di banchine e moli per la durata di un’eventuale mostra della nautica. Una scelta anche prudente visto che in Italia se ne tengono quattro all’anno e di livello internazionale perciò l’ipotesi di averne una anche a Cagliari è senz’altro suggestiva, ma tutta da costruire. Il concorso di idee bandito dalla Fiera chiedeva nel bando che, nel progettare i nuovi padiglioni, si tenesse conto anche della prospettiva sul mare.
Gli sport. La volontà di Authority, Comune e Regione è di allestire un parco degli sport del mare. Un polo sportivo dove si raccolgono le società no profit che giocano un ruolo importante anche nell’educazione alla convivenza col mare. «Le società sportive oggi sono sacrificate - spiega il presidente dell’autorità portuale Paolo Fadda - di recente due società storiche dello sport cagliaritano hanno presentato domanda per avere uno scivolo a mare e promuovere così il canottaggio». L’angolo individuato già da tempo è alla radice del molo di Levante, dove arriva il canale di San Bartolomeo (Terramaini). L’idea è di fare un porticciolo-parco dove concentrare le società sportive e aprirlo anche al pubblico che non frequenta le società. Lo scopo è dichiarato: in mezzo al lungomare affidato a professionisti del mare reclutati con le gare internazionali, garantire uno spazio adeguato alle società che svolgono un’attività educativa innegabile e che va incentivata.
Gli studenti e il mare. L’istituto nautico sta bene dov’è adesso in viale Colombo, ma in Comune non si fa mistero di un’ipotesi: quella di ricavare uno spazio adeguato sul lungomare e spostare l’istituto nautico sul mare nella zona di Sant’Elia dove sia possibile allestire una sorta di palestra acquatica pertinente con gli studi condotti dagli allievi nei 5 anni. Grande successo hanno avuto negli anni scorsi le attività sul mare promosse dal circolo didattico di Sant’Elia, un’esperienza ricca che ha aperto forse una nuova ipotesi di valorizzazione.