Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nella Festa dei Folli, con Caterina Murino e i Carmina Burana

Fonte: L'Unione Sarda
24 febbraio 2009

L'attrice protagonista a Cagliari



Tanti conoscono i Carmina Burana, ovvero le liriche dei "clerici vagantes" e dei goliardi medioevali, nella versione che il compositore tedesco Carl Orff musicò nel 1937. Pochi, invece, nella veste originale tramandata dai manoscritti antichi. E nessuno, almeno finora, li aveva mai visti accompagnare una pièce teatrale come nel caso di Carmina Burana: la festa dei folli , andata in scena ieri sera a Cagliari sul palco del Piccolo Auditorium con la regia di Orlando Forioso (direttore artistico del Carnevale cagliaritano allestito dal Comune), che per questa nuova produzione ha coinvolto trenta giovani performer del capoluogo sardo dai ruoli più disparati, ma soprattutto l'ammaliante Bond-girl Caterina Murino, alle prese con una nuova tappa del suo cammino artistico, consumatasi proprio nella sua città. «Esibirmi qui è stata una grande emozione», dichiara l'attrice a fine serata. «Così grande che non sono rimasta soddisfatta di me stessa, di come ho recitato. Mi auguro però che al pubblico lo spettacolo sia piaciuto e che abbia apprezzato la bravura dei miei colleghi, molto giovani e dai quali ritengo di avere da imparare». Uno spettacolo che recuperando lo spirito critico e trasgressivo dei Carmina Burana, viene cucito addosso alla Murino e agli altri protagonisti. La pièce ha per teatro un'isola. Un'isola dai contorni shakespeariani, in cui una donna, Aurora Davarano (impersonata dalla Murino), approda alla ricerca del suo sposo: un guerriero partito per una crociata nel giorno del matrimonio. Durante il proprio cammino, la donna si imbatte in un gruppo di lebbrosi, ex crociati, i cui corpi sono interamente ricoperti dalle bende. Tra questi, scoprirà la presenza di suo marito, vittima anche lui della terribile malattia. Ma la forza dell'amore prevale su tutto. E allora ecco il lieto fine: la donna che mai si è arresa all'idea di perdere il suo amato, decide di stargli accanto nonostante l'orrendo morbo. Una scelta di grande coraggio che una magia premierà con la completa guarigione del condottiero. Teatro pieno (tra il pubblico, il sindaco Emilio Floris) e lunghi applausi. Un buon segno per tutti.
CARLO ARGIOLAS

24/02/2009