La sovrintendente censurata per una nomina. I sindacati: cinque giorni di sciopero
Il Comitato d'indirizzo non ha votato, Spocci sulla graticola
Per la sovrintendente del Teatro lirico Angela Spocci ieri non dev'essere stata una giornata piacevole. Il Comitato d'indirizzo della Fondazione ha ritenuto di non poter votare sulla bozza di stagione lirica presentata dalla manager parmense. Non solo: l'organismo di cui fanno parte rappresentanti di Comune, Regione, ministero per i Beni culturali e Fondazione Banco di Sardegna ha anche rinviato la decisione sulla proposta di nominare un nuovo direttore amministrativo con un contratto da consulente, censurato la nomina di un nuovo direttore degli allestimenti scenici a poche settimane dal siluramento di chi quell'incarico lo ha ricoperto per dieci anni e infine criticato la stipula di una convenzione con l'università di Cassino. Il tutto mentre dai sindacati (Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal Libersind-Conf, Snater e Css) arrivava la proclamazione di cinque giorni di sciopero: e il Comitato d'indirizzo ha chiesto lumi anche sul clima tesissimo che si respira in teatro.
FACCIA A FACCIA Tre ore e mezzo: tanto è durato il faccia a faccia tra Angela Spocci, il presidente della Fondazione Teatro lirico, il sindaco Massimo Zedda, e i consiglieri Mario Marchetti, Alessio Loi, Tore Cherchi e Francesco Boggio. Appuntamento alle 12 in teatro: ne sono usciti alle 15,30.
LISTA INSUFFICIENTE La notizia più importante è la fumata nera sulla stagione lirica 2015: la lista di titoli presentata dalla sovrintendente è stata ritenuta insufficiente per permettere al Comitato di esprimersi a favore o contro. Mancavano dettagli importanti: nomi di registi e direttori, cantanti, dettaglio dei costi. Se ne riparlerà la settimana prossima, come pure della scelta del contratto da stipulare con il nuovo direttore amministrativo. Un rinvio, quello sulla stagione lirica, che arriva quando ormai sono trascorsi tre mesi e mezzo dall'inizio dell'anno: ne restano otto e mezzo per concludere un cartellone al quale sono affidate le speranze di ricevere, anche per il 2016, una fetta dei fondi ministeriali per lo spettacolo. Mancare l'obiettivo sarebbe un disastro senza precedenti, come ribadiscono da mesi i rappresentanti dei circa 300 lavoratori del Lirico, preoccupati per la sicurezza dei loro posti di lavoro. Ieri la loro nuova richiesta di un incontro è stata respinta da Zedda.
BILANCIO 2014 All'ordine del giorno dell'incontro di ieri pomeriggio c'era anche la questione dei conti: il Consiglio avrebbe dovuto decidere sui criteri con cui sarà redatto il bilancio consuntivo del 2014. Sul tavolo, fondamentalmente, la questione dei presunti debiti inesigibili come ad esempio, nei confronti della Regione, i 2,3 milioni di un Por di 12 anni fa: una parte del Consiglio, forte della relazione depositata di recente dalla commercialista Donatella Masala, li ritiene ormai non più reclamabili, mentre un'altra chiede che si avvii un'azione di recupero nei confronti della Regione. Non c'è stata una decisione univoca: se ne parlerà in fase di chiusura del bilancio.
Marco Noce