SABATO, 21 FEBBRAIO 2009
Pagina 1 - Cagliari
Proteste per la decisione del Comune. «Le loro scuse sono incredibili»
CAGLIARI. Sulla scelta dell’amministrazione comunale di mettere ai margini le associazioni storiche del Carnevale cittadino, affidando i festeggiamenti a un unico privato, sono tante le voci di dissenso che si levano.
Il primo affondo arriva dalla consigliera comunale dei Rossomori, Claudia Zuncheddu, che parla senza mezzi termini di ‹‹svendita della ratantira››. ‹‹Denunciamo la manovra politico-culturale-speculativa con cui questa giunta comunale di centrodstra sta cercando di espropriare le associazioni storiche del tradizionale Carnevale cagliaritano››, scrive Claudia Zuncheddu in una nota.
La consigliera dei Rossomori ricorda il ruolo di queste associazioni che ‹‹hanno rappresentanto negli anni la volontà popolare di partecipare alla storia della città e agli eventi che sono parte integrante dell’essere cittadini›› e rileva come in questo modo il tradizionale Carnevale cagliaritano ‹‹viene di fatto cancellato, le tradizioni culturali e popolari tolte ai cittadini e alle loro associazioni storiche, e date nelle mani di pochi privati ai quali verranno d’ora in poi appaltate con il solo scopo di trarne profitti economici››.
Incredulo davanti a una situazione che ha dell’assurdo è anche il presidente della Circoscrizione Centro storico, Gianfranco Carboni, secondo cui, l’amministrazione ‹‹presa forse dal momento elettorale, si è dimenticata delle tradizioni››.
Secondo Carboni sul fatto di aggiungere qualcosa di diverso al tradizionale Carnevale si sarebbe anche potuto ragionare: ‹‹Dico però - aggiunge - perché affidare un appalto triennale? Non sarebbe forse stato meglio provare a vedere come andava il primo anno e sulla base dei risultati decidere anche per il futuro?››.
Il comico Massimiliano Medda, dei Lapola, minimizza: ‹‹In fondo ormai il Carnevale è partito - dice - A questo punto per il futuro sarebbe più giusto mettersi d’accordo prima, soppesamdp le esigenze di tutti››.
Sulla vicenda si pronuncia anche il consigliere comunale Massimo Zedda (La Sinistra).
‹‹E’ incredibile - dice Zedda - che per non far sfilare le associazioni storiche il Comune abbia tolto la scusa di non riuscire a garantire l’ordine pubblico: quando ci sono scioperi o altre manifestazioni che portano in piazza anche 40 mila persone allora sì che c’è da mettersi qualche problema in più, ma qui? Sarebbe stato molto più onesto dire: non vogliamo farvi sfilare››. (s.z.)