I dipendenti della provincia di Cagliari chiedono garanzie sul proprio futuro. Al momento non ci sono infatti certezze sui posti di lavoro di funzionari e dirigenti dell'ente locale di secondo livello. La situazione sarda è poi resa più complicata dall'intreccio di normative nazionali e regionali; agli effetti della legge Delrio si aggiungono quelli delle norme regionali sui commissariamenti.
Mimmo Foddis, dirigente per l'area vasta della Uil-Flp, denuncia la mancanza di chiarezza: «Non sappiamo se ci saranno i soldi per pagare i nostri stipendi. Prima il commissario straordinario ci aveva assicurato che il fabbisogno era garantito sino al 31 dicembre 2017 poi abbiamo scoperto che la garanzia si fermerebbe all'anno in corso. Servono provvedimenti puntuali e concreti, le rassicurazioni e i buoni propositi non sono più sufficienti».
I sindacati dei dipendenti provinciali lamentano inoltre la mancanza di norme per regolare le piante organiche qualora si dovesse fare ampio ricorso alla mobilità volontaria e alla nuova mobilità per i dipendenti pubblici introdotta dal governo Renzi.
Foddis annuncia la convocazione di un'assemblea dei lavoratori dopo le festività pasquali: «Chiediamo la presenza dell'assessore regionale agli Enti locali Erriu. Siamo pronti ad azioni eclatanti se si continuerà ad evitare il confronto».
Matteo Mascia