TURISMO
Gli albergatori: «Pochi voli low-cost e attrattive, molti bed and breakfast irregolari»
«Come potrebbero mai arrivare i turisti a Pasqua: col paracadute?». La sintesi (ne ha il dono) è di Renato Barbon, direttore dell'hotel Regina Margherita, ma tutti gli albergatori cittadini concordano. L'assenza o quasi di voli low-cost (inizieranno più avanti) paralizza il settore del turismo nel Capoluogo. Il registro delle prenotazioni rimane dunque semivuoto, a parte qualche coraggioso visitatore che spende la tariffa intera per i voli aerei. E sono davvero pochi.
Purtroppo per l'economia cittadina, la Pasqua la trascorreremo tra noi indigeni. «Quest'anno va addirittura peggio», commenta Mauro Murgia, presidente di Federalberghi-Confcommercio per il Sud Sardegna e titolare del Caesar's hotel, «perché c'è maltempo in tutto il Paese e la Pasqua è parecchio anticipata. Detto questo, non ci si aspettava granché».
Non a caso, è rassegnato in partenza il tono degli altri albergatori, che sul ponte di questa settimana non facevano affidamento. «D'altra parte», dicono, «qui a Pasqua non è che ci sia molto da fare, dal punto di vista dei turisti: le attrattive mancano. Noi cominciamo a lavorare verso il 20 aprile, complice soprattutto la Sagra di Sant'Efisio». Marcello Manca, direttore del Panorama, descrive così la crisi della media stagione: «Alcuni piccoli gruppi, tutti stranieri, ci hanno proposto prenotazioni, ma avevano un budget talmente basso che nemmeno un bed and breakfast avrebbe accetta».
A proposito di b&b, gli albergatori denunciano la concorrenza sleale: «Non di quelli regolari», precisa Barbon del Regina Margherita, «bensì dei tantissimi abusivi, con più delle tre stanze consentite dalla legge regionale, non realizzate nella casa di abitazione del titolare. Anzi: c'è chi ne possiede più di uno, e questo uccide il nostro comparto, che mantiene circa 500 famiglie. Gli dà manforte Mauro Murgia: «Federalberghi», conferma, «continua a denunciare il fatto che alcuni b&b hanno trenta camere non registrate, personale esterno e colazioni pagate al bar invece che servite in casa, come da legge. Un'indagine ha rivelato che ogni anno in Sardegna ci sono 11 milioni di presenze turistiche regolari e tra i 12 e i 15 milioni sommerse, irregolari, che evadono le tasse». Il pessimismo regna, dunque, per quanto riguarda le presenze pasquali e Deborah Cogoni, del Nautilus al Poetto, lo spiega con poche parole: «I clienti ci chiedono che cosa ci sia da fare a Pasqua. È un compito ingrato, rispondere semplicemente: “Quel che si fa negli altri periodi”».
Luigi Almiento