Cagliari, in Comune ok al bilancio da 500 milioni. Voto contrario dell’opposizione
Semaforo verde dalla maggioranza di centrosinistra, no dal centrodestra. Approvato il bilancio di previsione finanziaria, 500 milioni di euro spalmati su tre anni. “Un lavoro fatto di collaborazione e condivisione” dichiara Massimo Zedda.
CAGLIARI – Il bilancio passa con ventuno voti favorevoli, dodici contrari (praticamente tutta l’opposizione) e un astenuto. Dopo settimane di battaglia che hanno impegnato l’Aula, viene partorita la manovra finanziaria. Alla fine della giostra, è unanime la voce dei consiglieri nel riconoscere nel provvedimento approvato una proposta notevolmente migliorata rispetto a quella originaria. Ovviamente, con tutti i distinguo del caso. Il sindaco Massimo Zedda ringrazia “per il lavoro di collaborazione e condivisione svolto, contribuisce a migliorare un bilancio composto di tante voci, per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro”. Nonostante le migliorie, il voto da parte di Forza Italia è contrario, così come dichiara il capogruppo Giuseppe Farris: “Votiamo no, nonostante siano state accolte diverse proposte presentate da noi. Quello dell’opposizione non può e non deve essere un ruolo solo di mero dissenso e critica, ma bensì necessariamente costruttivo. Per portarlo avanti”, osserva Farris, “si può anche esercitare tutto quello che il regolamento consiliare consente”.
Parere “positivo e molto favorevole” arriva dal capogruppo Pd, Davide Carta, che definisce la manovra un “work in progress” e mette l’accento sull’aspetto tributario, parlando di “intervento strategico e fondamentale sulla Tari” e sugli emendamenti presentati che “portano maggiori risorse destinate agli interventi sociali e culturali”.
Di approvazione “molto più travagliata di quanto ci aspettassimo e di opposizione che a tratti ha avuto un atteggiamento collaborativo” parla il capogruppo di Sel, Sergio Mascia, che evidenzia l’importanza “di un benestare arrivato entro marzo”, ma evidenziando l’importanza di “monitorare la spesa. Tutti i consiglieri devono essere pronti a tornare tra i banchi, per avere nei confronti di spesa pubblica un atteggiamento responsabile e vigilante”.