I residenti e titolari dei locali chiedono più attenzione da parte del Comune: “Mentre continuano i lavori nel lungomare Poetto e Sant’Elia e in gran parte della città, qui tutto tace”. Pronto il mega progetto di riqualificazione da 550 mila euro, finanziato da Regione e amministrazione comunale
Autore: Federica Lai il 30/03/2015 13:08
Decine di buche che dopo il maltempo dei giorni scorsi si sono moltiplicate, e asfalto a tratti inesistente. A questo si aggiunge il disagio dell’illuminazione pressoché assente e la presenza di transenne ovunque. A Calamosca, il tratto di litorale cagliaritano tra Marina Piccola e il lungomare Sant’Elia, continua a regnare il degrado e l’abbandono. Pronto un mega progetto da 550 mila euro approvato dalla Giunta Zedda a luglio dell’anno scorso, ma in attesa che i lavori abbiano inizio i residenti chiedono degli interventi tampone per limitare i disagi.
“In città ci sono lavori ovunque – spiega Fabrizio Merella – nel lungomare Poetto e Sant’Elia e in centro, ma qui il Comune non interviene nonostante sia una tra le mete più ambite da turisti e cagliaritani. Ma, tra strade impraticabili e muretti storici distrutti dalle piogge, viviamo nel totale abbandono. Sappiamo che c’è un progetto, ma chiediamo che nel frattempo almeno la strada venga resa agibile con dei lavori tampone in attesa del cantiere di riqualificazione”.
Il progetto, finanziato da Regione e Comune, prevede due linee di azione: la messa in sicurezza dei pendii franosi adiacenti il tratto stradale compreso tra l’albergo di Calamosca e l’area dell’ex stabulario. E riqualificazione e adeguamento della sede stradale, nel tratto compreso tra l’albergo di Calamosca e l’area dell’ex stabulario di Cala Fighera, nonché la realizzazione di un marciapiede che consenta di percorrere in comodità e sicurezza l’area. Prevista anche la realizzazione di una staccionata rustica in legno di castagno scortecciato, da posizionare sul bordo superiore della cordonata in pietrame in corrispondenza delle cunette stradali lato monte. Il progetto prevede poi la sostituzione delle barriere di sicurezza stradale, con la rimozione del guard rail metallico e il posizionamento di una barriera di sicurezza in acciaio-legno. E ancora la realizzazione della segnaletica verticale, il posizionamento negli slarghi dell’area marciapiede pavimentata di 5 panchine da esterno in legno massello, e la predisposizione dell’impianto di illuminazione pubblica.