Il sindaco Zedda pronto ad accogliere la proposta della Cna: verranno rimessi a nuovo gli immobili di pregio dal Largo Carlo Felice sino a San Michele
Autore: Alessandro Zorco il 30/03/2015 15:03
A Cagliari, così come in tutta la Sardegna, c’è un grande patrimonio edilizio vetusto da riqualificare. Il 41% degli immobili sardi è stato infatti costruito più di 40 anni fa (un terzo versa praticamente in stato di abbandono) e ha bisogno di manutenzione e interventi di riqualificazione energetica (la Sardegna è seconda solo alla Valle d’Aosta per consumo pro capite di energia ad uso domestico). Il recente crollo del soffitto nell’androne della Casa dello studente di via Trentino e il palazzo evacuato il mese scorso in viale Trieste sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie di crolli in una città edificata in gran parte con l’uso di materiali sbagliati: in primo luogo la sabbia del Poetto.
I lavori di restyling sono in corso in tutta la città (ne sanno qualcosa i cittadini) ma le condizioni di abbandono del capoluogo presupporrebbero interventi ancora più radicali, non solo sulle strade e sui marciapiedi (ben vengano) ma soprattutto sugli edifici vetusti.
Ecco perché il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha accolto favorevolmente la proposta avanzata sabato scorso dalla Cna Sardegna di un piano di Rinascimento urbano nelle città sarde (con la regia della Regione) che intervenga sul patrimonio edilizio vetusto mettendo a sistema le risorse comunitarie (che notoriamente la Sardegna fatica a spendere) e la grande mole di investimenti pubblici e privati messi in moto dal sistema dei finanziamenti agevolati dallo Stato, finora utilizzati senza un’adeguata programmazione.
Solo nel 2015 si stima che in Sardegna saranno avviati lavori (pubblici e privati) incentivati per 350 milioni di euro (30 milioni solo per la città di Cagliari) e se il sistema degli incentivi statali rimanesse invariato tra il 2015 e il 2019 nella sola provincia di Cagliari potrebbero essere avviati lavori incentivati dallo Stato complessivamente per circa 555 milioni.
Rispondendo indirettamente alle polemiche dei giorni scorsi riportate anche da questa testata online, Zedda sabato ha ribadito che i soldi per le opere pubbliche a Cagliari ci sono: “il problema – ha spiegato - è lo sblocco del piano di stabilità che ci consentirebbe di eliminare la Tari per vent’anni”.
Lo scorso anno il Comune di Cagliari ha varato un Piano triennale delle opere pubbliche che stanzia complessivamente 461 milioni di euro fino al 2016 (quest’anno ne sono stati stanziati 170). Zedda ha annunciato che entro l’estate la spiaggia del Poetto verrà finalmente restituita alla città e che il Comune ha intenzione di varare al più presto un ulteriore piano di riqualificazione degli immobili di pregio che interessano il versante che va dal largo Carlo Felice fino a piazza San Michele.