Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Incontro-dibattito sulla grazia a Sergio Basciu

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2009

Appuntamento all'ex vetreria di Pirri con un avvocato e don Ettore Cannavera



Cresce il movimento di opinione che in città sostiene la richiesta di grazia in favore di Sergio Basciu. Dopo la manifestazione già svoltasi lo scorso 1 febbraio, un nuovo appuntamento è stato programmato per oggi alle 10.30 nell'ex vetreria di Pirri. Il comitato appositamente costituito ha infatti pensato a un incontro-dibattito sui temi della ragionevole durata del processo penale, sulla funzione rieducativa della pena e sul potere di Grazia del presidente della Repubblica. All'incontro sono stati chiamati a partecipare Teresa Camoglio (avvocato del foro di Cagliari), don Ettore Cannavera (presidente della comunità di recupero “La collina”) e Claudio Cugusi (giornalista e consigliere comunale).
LA STORIA «Sergio rischia di dover tornare in carcere per scontare una pena residua nonostante abbia dimostrato, con la sua attività sociale nel maneggio, di essersi già rieducato da solo e perfettamente reinserito socialmente», dicono i componenti del comitato presieduto da Barbara Loi, «a questo proposito già tanti rappresentanti delle istituzioni democratiche hanno aderito alla nostra richiesta».
IL PERSONAGGIO Sergio Basciu, cagliaritano di 52 anni, è titolare del maneggio e dell'associazione dilettantistica Caddhos, deve scontare una pena di nove anni a seguito di una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta di un episodio avvenuto nel 1994, quando Basciu trascorse tre mesi in carcere e sette agli arresti domiciliari. Mentre la sua vicenda processuale correva in parallelo, Sergio decise di riprendere in mano la sua vita, coronando il sogno di creare un maneggio, riuscendo a edificarlo con le sue mani e accudendo con amore i suoi adorati cavalli. Per anni ha insegnato l'ippica ad adulti e bambini, organizzando corsi di ippoterapia e trasmettendo a persone disabili la sua passione e il rispetto per la natura. Attualmente nel maneggio si svolgono, infatti, tante attività destinate a persone affette da handicap.
LA RICHIESTA Alla fine di gennaio il suo avvocato ha inoltrato domanda di grazia e, contestualmente, è iniziata la mobilitazione. Cinquanta persone, per lo più componenti di diverse associazioni di volontariato, hanno fondato un comitato e all'appello si sono uniti diversi consiglieri comunali, il circolo del Pd “Giustizia e libertà”, unitamente al movimento Zona deprecarizzata, all'associazione I Sardi, al centro studi Emilio Lussu e a numerosi esponenti della società civile. Un gruppo a sostegno della battaglia è stato costituito anche su Facebook. ( a. mur. )

21/02/2009