Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Casa, una caccia agli affari

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2015

IMMOBILI. A Cagliari il “medio usato” vale 1.750 euro per metro quadrato Casa, una caccia agli affari Prezzi bassi e segnali di ripresa anche in Sardegna Che la crisi economica abbia affondato pesantemente il settore immobiliare è cosa nota, ma la novità è che in questi primi mesi del 2015 i dati mostrano la luce in fondo al tunnel. La ripresa del mercato della casa c'è, ma è comunque lieve. E anche fragile, perché per consolidarsi richiede una robusta ripartenza dell'economia. Intanto ne approfittano soprattutto le famiglie che, se dispongono di liquidità, possono comprare ai prezzi più bassi da otto anni a questa parte.
SEGNALI DI RIPRESA I segnali della fine del ciclo negativo per il mattone residenziale a prima vista sono chiari: le compravendite a livello nazionale nel 2014 sono leggermente aumentate (+3,6% rispetto all'anno precedente con oltre 417mila abitazioni vendute) e le richieste di mutui e le erogazioni continuano a crescere a due cifre (+32,5% per un ammontare di 25,3 miliardi di euro), anche se un po' drogate dal boom delle surroghe, cioè delle richieste di chi vuole ricontrattare vecchi mutui a tassi più bassi. C'è però un terzo segnale tipico delle fasi di fine recessione immobiliare e su cui concordano tutti gli osservatori: i prezzi stanno diminuendo poco. E nelle principali città la discesa, almeno per gli appartamenti di buon livello, pare essersi arrestata.
ANALISI DEI PREZZI Ma la situazione cambia a seconda delle zone d'Italia e se in base ai dati del Sole24Ore, negli ultimi cinque anni le abitazioni della categoria “medio usato” hanno perso circa il 20% del loro valore (questa la media nazionale), le cifre sono diverse da città a città, da Nord a Sud. Il primato della picchiata dei prezzi per metro quadro va a città come Trieste Catania e Taranto con una perdita di oltre il 30% rispetto al 2009. A restare in testa alla classifica per prezzo al metro quadro è Roma con un costo medio di 5.450 euro e una diminuzione rispetto a cinque anni fa di oltre il 13%, i prezzi più bassi invece si trovano a Campobasso e si attestano sui 900 euro con una flessione tra le più significative, che supera il 25%.
IN SARDEGNA A Cagliari la picchiata dei prezzi a metro quadro è leggermente inferiore alla media nazionale (-18,6% rispetto al 2011) e si è fermata a 1.750 euro di media. Ma analizzando l'andamento quartiere per quartiere, l'abbassamento più consistente si è avuto nella zona di Genneruxi: nel quartiere residenziale i prezzi medi per metro quadro oggi si aggirano intorno ai 1.800 euro, con una perdita del 35,7 per cento. Situazione simile anche nel quartiere storico di Castello dove i prezzi sono scesi del 34,8% rispetto a quattro anni fa e ora si attestano sui 1.500 euro a metro quadro, e in quello di San Benedetto che resta la zona della città con i prezzi più alti (2.000 euro a metro quadro), ma perde oltre il 23%. Segnali più ottimistici si hanno invece nei quartieri di Is Mirrionis, Villanova e Quartiere del Sole, dove i prezzi sono sì diminuiti ma in misura inferiore rispetto al resto della città. La zona di Is Mirrionis, dove le abitazioni costano in media 1.400 euro a metro quadro, ha subito un calo del 6,7 per cento rispetto al 2011, e va meglio a Villanova dove la discesa si è fermata al 5,6% con un prezzo medio di 1.700 euro, mentre il quartiere dove i prezzi sono scesi meno è il Quartiere del Sole (-5%) con un costo medio di 1.900 euro.
OBIETTIVO RIQUALIFICAZIONE «Sono dati che segnano chiaramente la ripresa e danno ulteriore fiducia al mercato», commenta il vice presidente nazionale della Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d'affari), Marco Mainas. Ma è ancora presto per cantare vittoria e tirare il fiato, «per sbloccare il mercato», aggiunge Mainas «occorre capire che si devono abbassare i prezzi e i venditori devono dare la giusta valutazione a ogni immobile». Tra le variabili che in questi anni hanno contribuito alla picchiata del numero di compravendite c'è la pressione fiscale sugli immobili. «È da tempo che chiediamo al governo nazionale, e a livello locale agli esecutivi regionali, di studiare soluzioni per alleggerire le tasse sulle case, in modo da incoraggiare gli acquirenti, in particolare quelli privati».
UN MERCATO NUOVO Se, come sottolineato due giorni fa nell'analisi di BankItalia, il mercato immobiliare si deve dimenticare dei fasti degli anni Novanta e primi del Duemila che non torneranno più, gli scenari futuri indicano modelli di crescita del settore molto diversi rispetto al passato. «Meno nuovo e più riqualificazione dell'esistente», spiega Marco Mainas «con un occhio all'efficientamento energetico».
Marzia Piga