Si è rinnovata ieri pomeriggio nelle vie del centro storico la processione dei misteri, il primo grande appuntamento dei riti della pietà popolare che porteranno alla Pasqua.
L'arciconfraternita del SS. Crocifisso ha promosso l'appuntamento. Qualche minuto dopo le 16 i simulacri che raffigurano la passione del Cristo e l'Addolorata hanno lasciato piazza San Giacomo. Le sette statue de is misterius sono del settecentesco artista di Senorbì Antonio Lonis, eccetto il Gesù catturato, di scuola napoletana. In realtà, l'impetuoso Caravaggio sardo, come lo ha definito Cenza Thermes, realizzò anche questa, che però fu distrutta da un incendio.
Prima tappa la chiesa di Santa Rosalia, poi Santo Sepolcro, Sant'Antonio, San Giovanni, San Vincenzo De Paoli, San Domenico e San Giacomo. In ogni chiesa è entrato un solo simulacro accompagnato dalla Madonna: un canto, una preghiera e di nuovo in cammino. Molte le persone, presente il sindaco Massimo Zedda, che hanno seguito la processione, che fa da apripista alla settimana santa.
Ieri anche la Via Crucis guidata dall'arcivescovo Arrigo Miglio. (al. at.)