Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Edilizia in crisi? Basta restaurarla

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2015

Da incentivi fiscali e investimenti, fondi per Cagliari, Sassari e Olbia. Erriu: è la nostra linea

 Riqualificazioni, Cna lancia un piano da 1,75 miliardi in 5 anni Se l'edilizia è ancora in difficoltà, il vecchio mattone sembra godere di buona salute.
La crisi, dal 2007 a oggi, ha cancellato nell'Isola più di 36.000 posti di lavoro legati al settore che adesso sembra, però, poter ricavare nuova linfa dal patrimonio immobiliare esistente. L'ipotesi che sta prendendo piede è quella di utilizzare l'idea del costruire senza fermarsi al “nuovo”, ma dando spazio alle operazione di recupero, riqualificazione, riutilizzo. Ci crede la Cna Sardegna che ha lanciato la proposta di un “piano di rinascimento urbano” per i Comuni di Cagliari, Olbia e Sassari «che punta a coniugare la disponibilità dei fondi europei con gli sgravi fiscali già presenti per gli interventi dei privati», spiega Francesco Porcu, segretario regionale Cna. La lista dei fabbricati da riqualificare in Sardegna è piuttosto lunga: va dalle caserme dismesse alle scuole, agli edifici abbandonati, a quelli abitati ma vecchi, agli ospedali. Basti pensare che il 41% delle abitazioni ha più di 40 anni di vita e che il 21% (oltre 105.000 unità) è in condizioni mediocri o addirittura pessime. «In quest'ottica, per le dimensioni delle risorse in gioco, i fondi europei 2014-2020 rappresentano un'occasione importante e possono essere utilizzati, integrandoli con le risorse private, per rimettere a nuovo intere parti di città», aggiunge Porcu.
Nel triennio 2013-2015, in Sardegna gli incentivi fiscali per la riqualificazione (energetica e no) hanno messo in movimento risorse per oltre un miliardo di lavori, di cui 570 milioni pubblici e 467 milioni privati. Se gli incentivi dovessero essere confermati, la Cna stima che sull'Isola arriverebbero ogni anno, fino al 2019, 350 milioni per i lavori di riqualificazione. Complessivamente 1,75 miliardi per i prossimi 5 anni. Di questi, 555 milioni arriverebbero nella provincia di Cagliari, 355 in quella di Sassari e 345 in quella di Olbia. «Dopo aver individuato l'area sulla quale intervenire, il Comune dovrebbe emanare un bando di interesse che coinvolga i privati per realizzare gli interventi di riqualificazione», spiega il segretario Cna. I vantaggi per i privati che aderiscono sarebbero di natura fiscale («il Comune potrebbe ridurre la tassa dei rifiuti per tre anni o applicare altri incentivi da definire»), quelli per il settore pubblico sono indicati dal piano stesso.
Alla proposta della Cna guarda con favore l'assessore regionale agli Enti Locali, Cristiano Erriu. «Si tratta di un contributo importante che va nella direzione della Giunta. Nella legge Casa, in discussione in questi giorni, abbiamo predisposto programmi integrati di riqualificazione urbana. Inoltre, con la Finanziaria, abbiamo rifinanziato con 20 milioni di euro la legge 29, che tutela e valorizza i centri storici».
«Va bene che Cagliari, Sassari e Olbia abbiano una funzione trainante in questo progetto di riqualificazione, ma non dimentichiamoci anche degli altri Comuni più piccoli dell'Isola», afferma Piersandro Scano, presidente regionale di Anci. «Altrimenti quel processo di rivitalizzazione delle identità rimane sempre più a rischio. Il piano di sviluppo regionale», conclude Scano, «su questo aspetto è fragilissimo. Punta ai grandi centri e dimentica tutto il resto».
Mauro Madeddu