Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cancellati 5 milioni di debiti

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2015


L'emendamento bipartisan è stato approvato con voto unanime dal Consiglio

 

Nella Finanziaria il “regalo” della Regione al Teatro lirico

 


Giusto un mese fa, senza che la cosa abbia fatto troppo rumore, il Consiglio regionale ha fatto un “regalo” da 5 milioni di euro al Teatro lirico. Effetto dell'emendamento numero 14 alla finanziaria regionale, primo firmatario Piero Comandini (Pd), secondo Alessandra Zedda (FI), approvato all'unanimità dall'assemblea.
«Il debito residuo della Fondazione Teatro lirico di Cagliari verso la Regione (...) determinato in euro 5.000.000, si ritiene estinto, senza ulteriore obbligo di rimborso». Poche parole per tirare una linea sul prestito da 8 milioni concesso tre anni fa e di cui erano stati rimborsati 3 milioni. «Per la Fondazione - precisa ancora l'emendamento - l'importo del debito estinto va ad incremento del proprio patrimonio netto. Per la Regione l'importo del credito estinto va ad incremento del valore della partecipazione regionale nella Fondazione».
Di fatto la Regione ha realizzato l'auspicio dell'ex direttore amministrativo: nella sua relazione consegnata lo scorso 18 dicembre, tre giorni prima di lasciare (in contemporanea col sovrintendente Mauro Meli) la poltrona che gli era stata affidata da Marcella Crivellenti, Paolo Paoli indicava fra le tre strade per riportare in segno più il patrimonio netto del Lirico, allora negativo per poco meno di 4,8 milioni. Ora, nel bilancio 2015, il patrimonio netto della Fondazione può tornare in attivo per 200 mila euro.
Una manna, ma non la fine dei problemi economici della Fondazione: resta l'incognita delle “poste della discordia”, i crediti (forse) inesigibili. Fra questi, i 2,3 milioni di Fondi Por 2003 da cui il Lirico fu escluso, ingiustamente secondo una sentenza del Tar del maggio 2012: la sentenza non dice che il Teatro ha diritto a quei soldi ma che la graduatoria va rivista. Secondo la commercialista Donatella Masala, che su incarico del Consiglio d'indirizzo ha redatto una perizia sui conti del Lirico, quei soldi sono inesigibili e non vanno più messi a bilancio; la relazione di Paoli suggerisce invece di considerarli «a rischio» e di spalmarne su varie annualità una «svalutazione prudenziale» del 40 per cento.
Qualunque ragionamento sullo stato di salute finanziaria della Fondazione fa i conti col fatto che l'ultimo documento contabile noto risale a cinque mesi fa: il bilancio pre-consuntivo 2014. Nei mesi seguenti è stata guerra di cifre: parte del vecchio Cda accusava Meli di aver prodotto, in 12 mesi di gestione, un buco di alcuni milioni e l'ex sovrintendente si proclamava innocente. Il 16 gennaio scorso il Consiglio d'indirizzo (favorevoli Massimo Zedda e Mario Marchetti, Alessio Loi astenuto, Francesco Boggio assente, Pietro Ciarlo dimissionario e Tore Cherchi non ancora nominato) ha approvato un bilancio di previsione 2015 e lo ha trasmesso al ministero per i Beni culturali che in base a quello avrebbe dovuto erogare la prima tranche dei finanziamenti annuali. Il Ministero lo avrebbe però ritenuto non conforme ai formati che consentono l'erogazione: per avere i soldi da Roma, andrebbe riscritto.
Marco Noce


Concerti
e volantini:
lavoratori
mobilitati

I dipendenti del Teatro lirico si mobilitano e tornano in strada. O meglio: nel parco, quello della musica. Si terrà qui, sabato pomeriggio, dalle 16 alle 18, la manifestazione Su il sipario!, due ore di canto, musica e informazione.
L'iniziativa è stata decisa dall'assemblea generale dei lavoratori con l'idea di sensibilizzare la città (a partire da abbonati e frequentatori abituali del teatro) sulla preoccupante situazione della Fondazione, a partire dalla mancata programmazione di una stagione lirica per l'anno in corso che mette a serio rischio i finanziamenti ministeriali per il 2016. Ma sarà anche chiesta con forza la sostituzione del sovrintendente Angela Spocci.
La manifestazione, originariamente, si sarebbe dovuta tenere sotto la sede della Regione: dopo la fissazione di un incontro fra il presidente Francesco Pigliaru e i sindacati, in programma per questo pomeriggio, è stata invece spostata al Parco della musica. (m. n.)