Su Stangioni, dal Consiglio di Stato stop ai proprietari: "Comune libero di decidere"
La battaglia legale per il quartiere di Su Stangioni si arena al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi danno ragione al Comune che aveva subìto il pressing dei privati per portare avanti il progetto.

CAGLIARI - "Ci opporremo alla decisione". Queste le parole del sindaco Massimo Zedda all'indomani dell'ordinanza del Tar Sardegna che a gennaio aveva imposto al Comune di pronunciarsi sul progetto di un nuovo quartiere a Su Stangioni, presentato dalle cooperative e dai privati che avevano denunciato lo stop delle procedure amministrative in corso da dieci anni. Il primo cittadino, in quell'occasione, era stato netto: "Il progetto vero e proprio non esiste".

E adesso il Consiglio di Stato sembra dargli ragione. I massimi giudici amministrativi hanno infatti accolto il ricorso del Comune affermando che "la delibera consiliare in contestazione, lungi dal costituire un 'atto di tenore puramente istruttorio', si configura viceversa come una determinazione di natura sostanzialmente decisoria". Di fatto viene ribaltata l'ordinanza del tribunale amministrativo regionale che imponeva al Comune di "esaminare il progetto di piano attuativo" pena la nomina di un "commissario ad acta" che avrebbe dovuto prendere una decisione.

Sono questi gli ultimi sviluppi di una annosa vicenda nata durante la prima consiliatura del centrodestra di Floris, che oggi divide l'attuale maggioranza di centrosinistra, e che negli ultimi mesi ha opposto proprietari e politica non senza pressioni, ma sulla quale Zedda aveva da subito imposto l'alt in nome "di un freno al consumo del territorio".