L'evento. Castello si diverte con la compagnia dei Folli. Al Bastione le opere di Lovato e Luzzati
Folla nel centro storico per l'arte e le maschere dei maestri veneziani
Strade affollate per festeggiare il carnevale. Ieri sfilate e spettacoli a Castello. Nel Bastione la maschere dei maestri veneziani.
Domenica di cortei, tamburi e maschere. Il carnevale ha invaso le strade di Cagliari. E la città ha fatto festa. Ieri Castello ha accolto centinaia di artisti: dai Folli in Piazza della compagnia Cajka, all'arte di Emanuele Luzzati e Guerrino Lovato, due fra i più importanti esponenti dell'arte veneta e ligure. Ma protagonista indiscussa è stata la gente. La partecipazione dei cagliaritani si è fatta sentire. Nessuno escluso: giovani, adulti e bambini.
GLI ARTISTI Il tema dominante della domenica carnevalesca è stata la maschera. Dalle 10 di mattina fino a tarda sera, i cagliaritani hanno potuto apprezzare l'arte di Emanuele Luzzati, pittore, animatore, illustratore e scenografo italiano. Il Bastione di Saint Remy ha ospitato manifesti, oggetti teatrali e proiezioni dell'artista. Poco più giù, nella galleria Umberto I, ovvero la Passeggiata coperta, sono state allestite due mostre prestigiose: le maschere veneziane di Guerrino Lovato - i cui lavori sono presenti in tutto il mondo - e i disegni e i bozzetti di Emanuele Luzzati, in un viaggio attraverso i colori e i personaggi del celebre scenografo. Nella galleria c'era anche la più antica bottega di maschere di Venezia: la Mondonovo, che ha aperto a Cagliari una sua “filiale” per tutto il periodo del Carnevale. Guerrino Lovato ha portato 50 maschere, della sua famosa produzione, che rimarranno in esposizione fino al 24 febbraio.
IL LABORATORIO In omaggio ai sardi, è stato realizzato un laboratorio per creare maschere. I corsi sono tenuti da Andrea Pavanello, che ha svelato la sua arte ai ragazzi delle scuole medie e superiori, alle scuole di Teatro, alle scuole d'Arte e a tutti i cittadini desiderosi di apprendere le tecnica della cartapesta veneziana. «Abbiamo iniziato le lezioni una settimana fa, con ottimi risultati», spiega Pavanello. «Si parte dalla scultura in creta e si arriva allo stampo in gesso, al cui interno viene sistemata la cartapesta».
LA FESTA Ma ieri Cagliari non è stata solo teatro di laboratori ed esposizioni artistiche. La città ha anche ballato e giocato. Nel pomeriggio, le strade e le piazze del centro storico hanno dato spazio a festival e spettacoli.
Alle 16, è stata la volta del carnevale dei bambini. Saltimbanchi, clown e prestigiatori hanno rallegrato il pomeriggio dei più piccoli. E non sono mancate nemmeno le classiche sfilate per le vie cittadine. Fra queste, la parata allegorica del Carro dei folli, che dalle 17 ha divertito e intrattenuto i passanti, con sketch, siparietti e battute. La rassegna è andata avanti con il teatro dell'arte de Montreuil (alle 17) e con la Bottega dei sogni, una sfilata delle tipiche maschere veneziane.
Attorno alle 18 la città ha cambiato vestito, ospitando le maschere della tradizione sarda. È il caso dei suonatori della ratantira, esibizione resa possibile grazie alla collaborazione dei volontari della società Sant'Anna. L'animazione è proseguita, incontrando il piacere dei palati più curiosi. Dalle 18, il Bastione è diventato “La piazza del gusto e della follia”, con un percorso gastronomico e di degustazione di alcune tipiche pietanze del periodo medievale. Il tutto arricchito dal “Gran ballo fra fave e ceci in maschera”: ossia musiche, canti e giochi di Zeza con Marcello Colasurdo e la Paranza, la compagnia dei Folli e i personaggi del carnevale.
Alle 22,30 la domenica carnevalesca ha calato il sipario. In piazza Costituzione la serata è terminata con la “Gazza ladra e Alì Baba e i 40 ladroni”, proiezioni video dei cartoni animati di Gianni e Luzzati sul Bastione di Saint Remy.
LANFRANCO OLIVIERI
23/02/2009