L'appalto. Vince l'Aipa dopo una concessione rinnovata per 11 anni alla società barese
Il servizio di riscossione tributi senza gara dal '96. Anche l'ultimo bando era stato annullato
Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦
Il Tar ha imposto al Comune di mettere la parola fine ad uno dei più contestati e rinnovati appalti pubblici: il ricco forziere della riscossione tributi pubblicitari. Dopo undici anni di concessione affidata senza gara e rinnovata alla pugliese Gestor - concessione sulla quale la procura della Repubblica non potrà fare a meno di indagare dopo l'esposto del sindaco - è arrivato il successore. Sarà l'Aipa, Agenzia Italiana Pubbliche Amministrazioni Spa, sede Milano, a gestire il servizio per tre anni, ottenendo in cambio meno del 15 per cento (era l'offerta da ribassare) delle tasse sui cartelloni. L'aggiudicazione della concessione risale al 23 gennaio ed in pochi giorni dovrebbe diventare definitiva. Ma non è stata indolore. Anzi, la prima gara che il Comune abbia deciso di bandire per questo servizio dal lontano '96, è diventata materia per un contenzioso davanti ai giudici amministrativi. E probabilmente, se la stessa Aipa non avesse sollecitato il loro intervento, quel bando sarebbe ancora tutto da rifare. Il motivo è semplice. Dopo aver stilato una prima graduatoria, nell'aprile 2008, la Commissione presieduta dalla dirigente Maria Letizia Sanna annulla la gara alla quale hanno partecipato tre società: Aipa S.p.a. (prima classificata), Dogre S.r.l. e ovviamente Gestor S.p.a.. Il motivo dell'annullamento sta nella mancata indicazione nel documento di offerta degli oneri per la sicurezza. Dettaglio non secondario che però è indicato, ma in allegato alla proposta contenuto nella stessa busta dell'offerta. Perché è questa la procedura indicata nel bando di gara. Dunque i partecipanti hanno seguito le regole imposte dal Comune. E invece lo stesso Comune, ovvero la Commissione di gara, stabilisce che quel dettaglio potrebbe pregiudicare il buon andamento del concorso. Il 27 aprile 2008 l'organismo giudicante esclude i tre partecipanti. Poi l'8 maggio, il dirigente del servizio appalti “ratifica” l'esclusione con una determina. Immediato il ricorso dell'Aipa, presentato dai legali milanesi Marco Napoli, Maurizio Zoppolato, Gian Comita Ragnedda, che a Cagliari si sono appoggiati alla collega Debora Urru. Per il Comune si costituiscono i legali Genziana Farci e Federico Melis. Con sospensiva il Tar annulla i due atti e costringe la Commissione a continuare la gara. Fino al 6 febbraio scorso, quando è arrivata la sentenza. E la concessione, nonostante tutto, è andata alla Aipa. Ora la parola passa alla procura: nel gennaio 2007 Emilio Floris e l'allora assessore alla Programmazione Ugo Cappellacci avevano portato gli atti sull'affaire Gestor. In via Roma erano arrivate lettere anonime con insinuazioni su una concessione diretta e decennale.