Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Subito un Piano per il Poetto

Fonte: La Nuova Sardegna
14 maggio 2008

L’appello dell’opposizione e degli ambientalisti dopo il dibattito sul megaparcheggio a Marina Piccola

«Subito un Piano per il Poetto»

Legambiente: «Il sogno? Ripristinare il vecchio tram»



Claudio Cugusi (Rc): «Servirebbe un progetto organico in sintonia col Piano paesaggistico regionale»

ANDREA MASSIDDA
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CAGLIARI. «L’idea di un megaparcheggio a Marina Piccola? Di sicuro non ci entusiasma, ma il vero problema è un altro: ora come ora alla città manca un Piano urbanistico del litorale, ossia una parte importante del Puc che a sua volta andrebbe studiato alla luce di quanto prescrive il Piano paesaggistico regionale». Parola di Claudio Cugusi, consigliere di Rifondazione comunista e di fatto portavoce di quella opposizione di centrosinistra che qualche giorno fa, in Commissione urbanistica, si è astenuta davanti al progetto per la realizzazione di 1500 nuovi posti auto proprio sotto la Sella del Diavolo.
Una posizione giudicata ambigua da parte di qualche associazione ambientalista (ad esempio gli «Amici della Terra»), ma - stando a quanto racconta Cugusi - assolutamente coerente e giustificata. «Il voto contrario di bandiera non avrebbe cambiato la sostanza delle cose - continua il consigliere di Rc - e se ci siamo astenuti è soltanto perché vogliamo mantenere in piedi il dialogo con la maggioranza. Ovviamente siamo pronti a bocciare il progetto quando sarà portato in aula».
Ciò che il centrosinistra contesta alla maggioranza del centrodestra, a ben vedere, sarebbe quindi l’assenza di un progetto organico e la mancanza di concertazione (anche con la Regione) che punti alla riqualifica del Poetto.
«Non dimentichiamoci - aggiunge Cugusi - che parliamo di un’area molto particolare. Una zona sensibile sulla quale, specie dopo il disastro del ripascimento, prima di fare qualsiasi lavoro è assolutamente necessario un consenso preventivo da parte dei cittadini e di chi li rappresenta nelle istituzioni».
L’idea forte del centrosinistra, poi, è quella di far spazio alla vela destinando ai pescatori un porto ricavato a Sant’Elia. «Mentre per la questione della mobilità - conclude Cugusi - la soluzione migliore ci sembra quella di puntare sui mezzi pubblici a emissione zero».
Un discorso tutto sommato in sintonia con le istanze portate avanti da Legambiente. «In linea di massima - spiega il presidente Vincenzo Tiana - anche noi siamo contrari alla realizzazione di nuovi posti auto. Naturalmente si tratta di vedere nel dettaglio il progetto, e soprattutto vogliamo capire all’interno di quale pianificazione è inserito. Perché purtroppo il vero problema è questo: manca un serio piano urbanistico del litorale che tenga conto degli spazi di fruizione e della mobilità. Insomma - continua il presidente regionale dell’associazione ambientalista - la nostra impressione è che si proceda sempre con idee-spot che non affrontano mai in maniera esaustiva il problema del traffico al Poetto».
Problema che secondo Vincenzo Tiana si potrebbe sintetizzare anche con qualche numero ricavato dagli studi sull’argomento. «La triste verità - spiega lui stesso - è che soltanto il tredici cento di chi frequenta la più grande spiaggia cagliaritana ci arriva con i mezzi pubblici. E dalla Bussola in poi la cifra crolla al sei per cento».
Soluzioni? Tiana non ha dubbi. «Rilanciamo la mobilità pubblica, magari puntando sul ripristino del vecchio tram che passava per il lungomare. Certamente la costruzione di altri parcheggi non insegue questo scopo».
Riflessioni, insomma, che dovrebbero tranquillizzare anche gli ambientalisti riuniti sotto il nome «Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra». Gli stessi che da tempo denunciano la «parcheggiomania hard» del sindaco Emilio Floris e che ora che la parola passerà al Consiglio minacciano una guerra spietata ai nuovi posti auto di Marina Piccola. «Presenteremo immediatamente un esposto all’amministrazione comunale e per conoscenza alla magistratura», hanno annunciato lunedì scorso con un comunicato inviato a tutte le redazioni dei giornali.