Rischio attentati, attenzione alta anche al Porto. "Controlli a tappeto"

Nell’area del Porto sterile, già all’indomani degli attacchi terroristici di Parigi, la Capitaneria ha intensificato i controlli su ogni singolo passeggero in arrivo. Di Marco: “Abbiamo aumentato il livello di sicurezza, c’è la massima attenzione”.

CAGLIARI – L’attacco di un gruppo di terroristi a Tunisi – assalto armato al museo del Bardo e diciotto persone uccise, due di nazionalità italiana – fa salire il livello di guardia anche in Italia e nel capoluogo sardo. Non c’è ancora nessuna comunicazione, in merito a contromisure da prendere, da parte del Governo, ma nel porto cittadino le misure di sicurezza sono più stringenti già all’indomani della strage di Parigi al settimanale satirico Charlie Hebdo. “Sono già aumentate le percentuali dei controlli, il livello di sicurezza rimane costante. Se prima controllavamo dieci persone ogni cento in arrivo, adesso le controlliamo tutte e cento”, spiega il comandante della Capitaneria e commissario dell’Authority, Vincenzo Di Marco.

Un’analisi sugli ultimi eventi tragici capitati a un respiro dall’Italia e le relative contromisure da adottare in tematica di sicurezza arriva anche da Enrico Maria Pujia, direttore generale per la vigilanza delle Autorità portuali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Si tratta indubbiamente di un fatto inaspettato, è un problema a livello nazionale. Già da tempo le compagnie crocieristiche hanno messo a regime dei sistemi di sicurezza molto elevati”.