Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Disabili, la piaga dei ladri di parcheggi

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2009

Un giro alla ricerca di maleducati, che abbondano anche davanti al Consiglio regionale

Tante multe ma gli spazi vengono spesso occupati da abusivi

In via Col del Rosso un disabile non riesce a parcheggiare tra mercatini e circoli privati.
Bastano quattro frecce lampeggianti per mettersi la coscienza a posto. In tanti pensano che quelle quattro frecce rappresentano un pass temporaneo per parcheggiare negli spazi riservati ai disabili. E così le persone che hanno diritto a lasciare la proprio auto in quei parcheggi si ritrovano senza posto. Frequentemente, molto frequentemente: basta fare un giro in città per rendersi conto del problema.
LE ARTERIE PRINCIPALI Magari, nelle arterie principali i maleducati sono portati a rischiare di meno. Ma, intanto, ieri pomeriggio, giusto per fare un esempio, nei due parcheggi riservati ai disabili in via Sonnino, una delle auto non portava alcun contrassegno. Addirittura, c'era un abusivo anche nello stallo di via Roma proprio davanti al Consiglio regionale. Però, appunto, quelle strade sono spesso attraversate dai vigili urbani e solo qualche “coraggioso” rischia la multa, la sottrazione dei punti dalla patente e la rimozione dell'auto.
LE STRADE INTERNE La situazione diventa insostenibile nelle strade meno trafficate. Ieri, per citare qualche altro esempio, i tre parcheggi riservati di via Lai (uno a tempo) erano occupati, nel pomeriggio, da auto senza contrassegno. Stessa situazione in via Donizetti, in via Goldoni e in via Messina. Certo, auto che magari sostano soltanto per qualche minuto. Ma chi dice che proprio in quei momenti non arrivino i legittimi assegnatari di quei parcheggi? A loro non resta che chiamare i vigili urbani e attendere l'arrivo del carro attrezzi.
IL CASO LIMITE La peggior disgrazia che possa capitare è avere lo spazio riservato in prossimità di luoghi di passaggio: chi va a fare una spesa veloce al supermercato, chi attende i propri figli all'uscita di scuola, chi va a fare colazione non sembra molto attento a questi parcheggi. «Io», racconta Giuseppe Fois, «non trovo quasi mai il mio spazio libero». Di mattina, magari viene occupato dai venditori ambulanti, di notte dai frequentatori di un circolo privato: in via Col del Rosso regna una sorta di anarchia. «Tra l'altro», prosegue, «nella mia auto ci sono due contrassegni: sono disabile io e, soprattutto, è disabile mia madre. Lei deve andare molto frequentemente all'ospedale: avrebbe bisogno dell'auto parcheggiata proprio davanti al portone». E al danno si aggiunge la beffa. «Quando mi lamento, vengo spesso sbeffeggiato da chi occupa quel posto. Nessuno si rende conto del fatto che sarei ben felice di non averlo. Ma purtroppo sia io che mia madre ne abbiamo bisogno».
LE SANZIONI Qualche volta, da quella parti, arriva il carro attrezzi che porta via le auto irregolari. O magari i vigili che multano gli automobilisti scorretti. Ma le sanzioni pecuniarie, evidentemente, non sembrano rappresentare un deterrente, almeno a giudicare dai dati in possesso all'assessore al Traffico Maurizio Onorato. Nella sua scrivania c'è un report con le infrazioni rilevate dalla polizia municipale: al posto del numero dei verbali, ci sono punti tolti alle patenti dei trasgressori. «E, per di più», puntualizza, «nella stessa voce ci sono i parcheggi nei posti per disabili e nelle corsie differenziali dei pullman. Questo secondo tipo di infrazione, però, viene rilevato molto, molto raramente».
I NUMERI Occorre fare un po' di calcoli per sapere il numero, approssimativo, delle infrazioni. Per ogni sosta vietata di questo tipo, vengono portati via due punti (che possono diventare quattro per neo patentato). Dunque i 5.942 punti cancellati nel 2004 possono equivalere a circa 2.000, 2.500 infrazioni. L'anno successivo, si è arrivati a quota 6.534 mentre, in attesa di elaborare i dati del 2007 e del 2008, nel 2006 sono stati portati via 5.766 punti. Tanti. Eppure i cagliaritani continuano a parcheggiare negli spazi per i disabili.
MARCELLO COCCO

20/02/2009