GIOVEDÌ, 19 FEBBRAIO 2009
Pagina 39 - Sport
Gigi Piras, ex bomber rossoblù: «E’ il Milan a rischiare di più»
«Che bravo Cossu Ma è Biondini la vera sorpresa»
ROBERTO MURETTO
CAGLIARI. Di gol ne ha segnati tanti, ma contro il Milan non è mai riuscito ad andare a bersaglio. Gigi Piras, ex bomber del Cagliari, ora allenatore della Monteponi (Promozione), ha comunque ricordi positive delle sfide con i rossoneri. Una vittoria per 3-2 con gol di Leschio e Virdis, ma anche un pareggio per 1-1 nella stagione in cui i rossoblù riuscirono a restare in A, mentre il Milan scivolò nella serie cadetta. Domenica seguirà la partita dalla tv, approfittando della sosta dei campionati dilettanti in Sardegna.
«Giocare a San Siro è dura - spiega Piras -. Ai miei tempi sapevi che per fare risultato non dovevi sbagliare niente. In particolare stavi attento a non toccare gli avversari in area, ogni minimo contatto era un rigore contro». Adesso e un po’ diverso e soprattutto in campo ci sarà una squadra, il Cagliari, che ha già dimostrato contro Inter e Juventus di giocarsela alla pari. «Avere la salvezza praticamente in tasca è un grande vantaggio. La squadra andrà in campo senza complessi, consapevole che può fare bella figura. E’ il Milan ad avere tutto da perdere. Dopo la sconfitta nel derby dovrà vincere per forza. So, per esperienza, che sul piano psicologico questo è un fardello pesantissimo».
I rossoblù sono alle soglie della Uefa e non lontanissimi dalla zona Champions. «Gran parte del merito è di Allegri - aggiunge Gigi Piras -. E’ stato intelligente a non stravolgere il lavoro di chi l’ha preceduto e su questo ha costruito una macchina che funziona benissimo. Basta sentirlo parlare per avere la conferma che ha le idee chiarissime. Ha trasmesso sicurezza alla squadra, ha cambiato la mentalità dei giocatori. Ora vanno in campo senza complessi, chiunque abbiano di fronte. Avere sicurezza nei propri mezzi nello sport è fondamentale, provi a fare cose che solitamente non sono nelle tue corde e ti riescono».
Il Milan, però, sarà ferito, vorrà scaricare la rabbia accumulata in una settimana. «Questo è vero, però i rossoneri hanno giocato ieri in Uefa e in qualche modo potrebbero sentire la fatica». Piras è convinto che il Cagliari non tornerà a casa a mani vuote. «Per me ha il trenta per cento delle possibilità di vincere. Il Milan, col Liverpool, è la squadra più forte d’Europa nelle partite secche. Ma per come è strutturata, non è una formazione da corsa a tappe. Gli manca continuità e potrebbe accusare molto il ko con l’Inter».
Gigi Piras è uno che ha sempre puntato sui giocatori sardi. «Andrea Cossu è una bellissima sorpresa - afferma con soddisfazione -. Lo conosco da quando era nel settore giovanile. Cellino ha avuto una grande intuizione a farlo notare. Io ero scettico, anche perchè con giocava titolare nemmeno in C1. Invece, sta facendo benissimo, il suo talento è sotto gli occhi di tutti. E’ cresciuto moltissimo anche Biondini, rispetto a un anno fa è un altro giocatore».
E Michele Fini? «Lui è una conferma. E’ prezioso sul piano tattico perchè dotato di grande intelligenza calcistica. Non è più giovanissimo ma corre come se avesse dieci anni di meno. Credo si stia meritando la conferma».
Gigi Piras parla con nostalgia del calcio professionistico. Da allenatore le cose non sono andate per il verso giusto e questo, a distanza di qualche anno, ancora lo fa soffrire. «Mi piacerebbe - conclude - avere un’altra opportunità. A Tempio, in C2, avevo lavorato bene. Ho sbagliato a fidarmi di alcune persone e sono rimasto a piedi. Ma so che per rientrare devi essere sponsorizzato e io non ho mai percorso queste strade». Domenica sarà davanti alla tv e farà un gram tifo.