Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Colpi d'ascia sui vecchi pini

Fonte: L'Unione Sarda
13 marzo 2015


L'assessore: «Impossibile salvarli, i lavori per la rotatoria non c'entrano nulla»

 

La “tribuna alberata” dell'Amsicora perde due piante


 
 

Il frastuono della motosega non ha cancellato la memoria. I ricordi di chi, le prodezze di Gigi Riva, Boninsegna, Nenè e le formidabili stamborrate di Gallardo le ammirava gratis appollaiato sugli alberi, sui grandi pini di viale Poetto che costeggiavano - e ancora lo fanno - il muro dello stadio Amsicora.
SCELTA OBBLIGATA Il primo di quegli alberi è andato giù. E atterrato è stato anche il secondo, cresciuto poco lontano lungo lo spartitraffico tra viale Poetto e la corsie dei pullman. Non era malato grave. Tanto meno moribondo. Era però - lo dicono gli esperti - una pianta traballante. Le sue radici superficiali avevano scavato l'asfalto, il marciapiede, e la loro presa era oramai incapace di sorreggere tronco e fronda. Destino segnato.
LA DECISIONE «I due alberi abbattuti rientrano nel cantiere per i lavori di miglioramento della viabilità ed è per questo che è stato possibile intervenire. Avevano le radici troppo superficiali e il pericolo di crollo era altissimo. Gli altri pini, seppur a rischio, restano fuori dal progetto», spiegano all'impresa, la “Aurelio Porcu & Figli”, che si è aggiudicata l'opera per la riqualificazione completa dall'area di confluenza tra viale Diaz, via della Pineta, viale Poetto e via S'Arrulloni. Un progetto da seicentotrentasette milioni che dovrà concludersi entro la fine d'aprile.
I MONELLI Cagliari dovrà rinunciarci, ai pini di via della Pineta-viale Poetto. Alle tribune-verdi dove i “monelli” dalle tasche vuote ma col cuore carico di passione (invidiatissimi dagli altri tifosi-ragazzi seduti su spalti veri) assistevano alle partite del grande Cagliari, inconsci del pericolo che avrebbe potuto, in un attimo, trasformare la gioia per un gol, in tragedia.
IL TEMPO Quarantacinque anni dopo, la “tribuna alberata” viene spazzata via a colpi di scure. E se per ora a rimetterci sono stati soltanto due pini, il sospetto che la sorte sia già segnata anche per il lungo filare di alberi che costeggiano la recinzione dell'Amsicora.
Colpa delle radici. Di una manutenzione del verde pubblico non sempre puntuale per questi alberi la cui crescita è stata condizionata anche dal traffico dei pullman di linea.
IL PROGETTO L'assessore all'Urbanistica e ambiente, con deleghe alla gestione parchi e verde pubblico, Paolo Frau, avverte: «Tra l'abbattimento dei due pini e la realizzazione della nuova rotatoria davanti all'Amsicora non c'è nessuna relazione diretta. Quei due alberi erano veramente pericolosi e non si poteva rinviare l'abbattimento per non rischiare qualche grave incidente. Proprio in questi mesi ci sono stati i due precedenti di viale Diaz. Il pino crollato su un'auto e quello che si è poggiato sul muro della Finanza. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone. Questa specie, il pino d'Aleppo, ha uno sviluppo caratteristico, spesso cresce storto. Per questo stiamo tenendo sotto controllo le piante di viale Diaz e di viale Poetto. Nessuno di questi dovrà essere comunque abbattuto».
LE AIUOLE Saranno invece due grossi ulivi a trovare sistemazione nella rotonda, mentre altre essenze verranno messe a dimora nelle due aiuole a mezzaluna davanti all'ingresso dell'Amsicora e in testa al marciapiede tra via della Pineta e viale Diaz.
Andrea Piras