GIOVEDÌ, 19 FEBBRAIO 2009
Pagina 3 - Cagliari
di Roberto Paracchini
Il saluto dell’ex assessore Ugo Cappellacci: «Voi tutti mi avete aiutato a crescere»
Certi della promozione Tocco ed Espa, in bilico altri cinque comunali
CAGLIARI. «Saluto e commiato, gesto dovuto alla città e a quest’aula che mi ha dato l’opportunità di crescere: grazie per tutto quello che mi avete dato e per il vostro contributo», ha affermato ieri sera in consiglio comunale il nuovo governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, assessore municipale uscente alle Finanze. L’emorragia di consiglieri comunali in favore dell’altra assemblea di via Roma, la Regionale, potrebbe interessare sette persone, a seconda di come si sistemerà il discorso dei resti. Più l’ex assessore Cappellacci e forse anche il responsabile delle Attività produttive Paolo Carta.
Il presidente Ugo Cappellacci ha poi ringraziato in particolare il sindaco Emilio Floris «che mi ha dato la fiducia politica e, soprattutto, personale sin dall’inizio». Il nuovo governatore ha anche inforamto che è «mio desiderio», una vota insediato, «recarm almeno una volta alla settimana» nelle assemblee dei consigli locali: «Voglio essere vicino ai Comuni».
Nella sua introduzione al primo giorno di consiglio post elezioni, il sindaco Floris ha anche ringraziato la poppolazione di Cagliari e della provincia per l’attenzione che ha dato ai consiglieri comunali candidati: dimostrazione che questa è la seconda assemblea della Sardegna, come importanza». Un modo per dire, pubblicamente seppure in modo indiretto, che il capoluogo dell’isola deve avere quell’attenzione che in precedenza l’amministrazione ha sempre chiesto alla Regione. “Attenzione” che ora il primo cittadino spera di avere dal nuovo governatore.
A parte l’ex assessore Cappellacci, che aveva presentato al sindaco le dimissioni sin dal trenta dicembre scorso, appena deciso il nome del competitore di Renato Soru, potrebbe lasciare l’esecutivo anche Paolo Carta. Il suo seggio in consiglio regionale è, però, in bilico per una manciata di voti, una ventina: ed è questo uno dei casi in cui è importante che tutte le sezioni siano scrutinate per verificare la somma dei «resti». Se Carta dovesse trasferirsi alla Regione, difficilmente manterrebbe l’assessorato (anche se, formalmente, potrebbe). In questo caso il primo cittadino avrebbe due caselle vuote da riempire. Occasione attesa anche e soprattutto da un certo numero di consiglieri della maggioranza. Va ricordato, infatti, che sin dall’insediamento, la Giunta Floris venne vista come un esecutivo fotocopia (della consilitaura precedente, a parte piccole variazioni) che il primo cittadino avrebbe modificato in corso d’opera. E così è stato per l’assessore Angelo Vargiu (Politiche sociali), sostituito con Anselmo Piras (Forza Italia, già capo gruppo) e per il responsabile del Patrimonio Gianni Chessa (Udc) che cedette il posto a Luciano Collu (Udc) che guidava le Attività produttive che, invece, passarono a Carta (già consigliere dell’Udc). Ma i cambiamenti accennati hanno accontentato solo in parte le esigenze dei componenti dell’assemblea e dei partiti. Mentre queste elezioni permetterebbero di riprendere in mano il discorso, anche se il meno convinto sembra essere proprio il primo cittadino, consapevole (e infastidito) dell’eccesso di particolarismi che, spesso, muovono alcuni componenti della sua maggioranza.
Per i consiglieri comunali eletti (da quattro a sei) il discorso delle dimissioni non è affatto scontato. Anzi: non solo non è obbligatorio, ma le due cariche sono considerate complementari visto che entrambe operano nel capoluogo. I consiglieri certamente eletti sono Edoardo Tocco (Forza Italia) e Marco Espa (Pd), uscente e più votato del suo partito nella circoscrizione di Cagliari. Per gli altri, invece, si tratterà di attendere sino all’ultimo voto scrutinato in modo ufficiale. Con molta probabilità entrerà Radhouan Ben Amara (Comunisti italiani), incerto è Lorenzo Cozzolino (Pd, al sesto posto come preferenze) a 22 voti di distanza da Cesare Moriconi. Ma il Pd di Cagliari ha «resti» molto alti e la probabilità di passare da cinque a sei consiglieri è molto alta. In attesa del caricamento di tutte le sezioni è anche Massimo Zedda (La Sinistra) e Claudia Zuncheddu (Rossomori) a cui manca un soffio per arrivare al traguardo. Fuori gioco è, invece, Alessio Mereu (Riformatori) che veniva dato per eletto, ma solo perchè non erano stati caricati i voti di Sestu che, invece, hanno portato in Regione Michele Cossa.