Dopo il voto. Con la vittoria dell'ex assessore, via a un nuovo asse politico dal municipio a Palazzo Chigi
Nell'agenda Cappellacci Portocanale, terminal crociere e Lirico. Speranze per il Betile
Ennio Neri cagliari@epolis.sm ¦
La metropolitana e il tunnel in via Roma. Un benservito alle archistar, con qualche speranza solo per il Betile. Mentre per la riqualificazione del quartiere di Sant’Elia, del campus e di Tuvixeddu si riparte dal 2004. All'avanti Soru, insomma. Prima il governo, ora anche la Regione: in città si è costituito un allineamento. Un asse dello stesso colore politico che dal municipio arriva fino a Roma. A questo punto per Emilio Floris, non ci sarà più l’alibi degli «ostacoli» della Regione. E il cardiologo fondatore nell'Isola di Forza Italia ha due anni e mezzo per smentire l’accusa di immobilismo, prima di abbandonare la poltrona di primo cittadino e passare il testimone.
CON SORU a casa, Floris dovrà confrontarsi col suo ex assessore al Bilancio Ugo Cappellacci. Probabile che la vittoria di larga misura abbia spento tutto il rancore del sindaco per la mancata candidatura. Allo stesso modo ilnuovo governatore difficilmente tenterà di ostacolare i desiderata della giunta cui apparteneva fino a due mesi fa. Sbirciando nel programma di governo di “Ugo Cappellacci presidente” si scova una cinquina di obiettivi strategici sul capoluogo: potenziamento del Porto canale, del terminal crociere (collegamento con aeroporto e alberghi), metropolitana sotterranea, miglioramento della rete ferroviaria nell’area vasta e rilancio della fondazione del Teatro lirico. Non è un mistero che nel cda della Fondazione del Lirico sieda Gualtiero Cualbu, che Cappellacci conosce benissimo. Anche se son passati tanti anni, da quando, l’allora commercialista Cappellacci, ereditò dal padre l’incarico, per conto del tribunale fallimentare, del passaggio delle quote di Coimpresa della “Ca.sa. Costruzioni” (in liquidazione) alla società dell’imprenditore fonnese. Sarà più facile ora arrivare all’accordo tra Regione e Coimpresa (Tar permettendo) sul parco comunale, la strada nel canyon e la lottizzazione alla pendici del colle. Nel braccio di ferro tra metroleggera o metropolitana underground, poi, vince la seconda. E, sempre se il Governo mosterà di essere generoso nei confronti dell'Isola, il tunnel di via Roma avrà la strada spianata. Addio poi all’accordo di programma. Sul campus di viale La Playa si riparte dal progetto dell’ingegner Di Martino (il «dormitorio », l’aveva definito l’Ersu), mentre per Sant’Elia si torna al “Contratto di quartiere II” (il porticciolo, il lungomare e la piazza d’acqua dietro gli Anelli di via Schiavazzi). Resta qualche speranza per il Betile, opera del Governo (se ne occupa la Struttura di missione della presidenza del Consiglio). È stato inserito nei 150 anni dell’Unità d’Italia e, pare, è un'opera gradita anche a parte della maggioranza. ¦