«Aziende a rischio» Speranza in via Dei Valenzani, attesa in via Calamattia, sfiducia in via De' Carroz: i tentativi del Comune di limitare i danni hanno suscitato reazioni variabili, fra i commercianti coinvolti dagli effetti della chiusura della rotatoria di via Cadello.
SPERANZA Carlo Argiolas è il titolare dei due supermercati Conad di via Jenner e via dei Valenzani. «Aspettiamo questi dieci giorni e speriamo che la situazione migliori», dice: «Lunedì l'impatto è stato drammatico: abbiamo perso il 60 per cento di clienti. Sono subito andato in Comune e mi fa piacere aver trovato ascolto e disponibilità da parte dell'assessore Coni. Credo che l'amministrazione abbia inizialmente sottovalutato l'impatto dei lavori». Venerdì Argiolas ha incontrato le rappresentanze sindacali dei 167 dipendenti (80 in via Dei Valenzani, 97 in via Jenner): «I lavoratori sono preoccupati. Noi per il momento non abbiamo parlato di licenziamenti, cassa integrazione o mobilità. Ma la situazione è seria».
ATTESA Da CFadda, in via Calamattia, i lavoratori sono 48, divisi tra area vendita e uffici. «Qualsiasi iniziativa va bene purché limiti i danni», dice Fabio Casula, responsabile del punto vendita. Delle iniziative del Comune sa pochissimo: «La chiusura, attuata senza consultarci e senza preavviso, è stata una tragedia. Il numero dei visitatori è calato drasticamente: mai visti così pochi in tutta la storia di questa attività. Capisco la necessità di fare i lavori ma confrontandosi con gli operatori, trovando insieme il modo. Quando costruirono il ponte, la rotatoria rimase chiusa un paio di giorni. Due settimane avremmo potuto resistere, 420 giorni no».
SFIDUCIA Franco Cannavera è il titolare dell'omonimo negozio di mobili in via Dei Carroz: «Questa è la strada più penalizzata: per raggiungerci, chi viene da via Santa Maria Chiara, che è qui accanto, deve arrivare alla rotatoria di via Stamira, tornare indietro sull'Asse mediano, uscire da via dei Valenzani, prendere viale Ciusa e svoltare a sinistra. I clienti sono pochissimi, i dipendenti passano le giornate a far niente. Dal Comune non si è visto nessuno, e i lavori sono partiti proprio mentre stiamo reagendo alla crisi con un'importante ristrutturazione». Lavori necessari, tuttavia. «Sì, ma non condotti in questo modo. Quest'anno, con una casa viaggiante da 10 metri, sono stato un mese in Svizzera, uno in Belgio e uno in Svizzera. In tutti ho visto lavori stradali, ma noi non somigliamo a questi Paesi, somigliamo più ad altri che ho visitato: Marocco e Turchia. Che però sono più avanti di noi».
MI MANDA RAITRE Dell'impatto dei lavori in corso sulle attività commerciali (oltre che dei problemi dell'agricoltura sarda) si è parlato ieri mattina anche nella trasmissione televisiva Mi manda RaiTre, condotta da Elsa Di Gati che ha effettuato un collegamento dal mercato di San Benedetto con l'inviato Adorno Corradini.