Per descrivere gli alberi che vivono in un determinato spazio della città non si poteva trovare niente di meglio di piazza del Carmine. Un grande spazio progettato come piazza nell'800, bella, regolare, circondata da importanti palazzi come quello delle Poste, il TAR, le scuole Satta, il palazzo Chapelle; non soffocata da traffico caotico e, ultimo elemento ma non per importanza, dotata di molto verde.
La parte pedonale della piazza è delimitata, in tutti e quattro i lati perimetrali, da aiuole dove vivono maestosi Ficus retusa, con poderosi tronchi e radici aeree; belli, con i loro pregi e difetti ben conosciuti, ma in questo caso abbastanza disciplinati con le radici. Questa alberatura di Ficus idealmente prosegue quella di viale Trieste.
All'interno del perimetro esterno appena descritto, separato da un camminamento, c'è un secondo perimetro, anch'esso costituito da Ficus retusa però alternati con altre piante più piccole, che aprono verso gli spazi liberi all'interno. Ci sono molti esemplari di Callistemon, i begli arbusti/alberelli che ci regaleranno la splendida fioritura di scovolini rossi alla fine di aprile.
Alcuni esemplari di Washingtonia filifera svettano su tutti i Ficus, essendo andati a cercarsi la luce che questi ultimi non lasciano passare; a livello del terreno, invece, ci sono diverse Palme nane, ma anche Cycas revoluta, molte purtroppo malconce per i maltrattamenti subiti dagli umani, nonché bei cespugli di Aloe vera e altre succulente, fra cui spiccano alcune Dracene draco.
L'aiuola centrale della piazza, che circonda il possente piedistallo su cui si trova la statua della Madonna, è ornata da piccole Palme, Cycas ed eleganti piante grasse del genere Dasylirion. Per il resto ampi spazi liberi lastricati, utilizzati fra l'altro per il piacevole mercatino domenicale.
Mario Mariotti