Peek-a-Boo, ex dipendenti si rivolgono all'Ispettorato del lavoro. Cambiali non onorate
Stipendi arretrati, anticipi concessi col contagocce e spesso negati, tredicesime e quattordicesime mai pervenute, ferie e permessi soppressi: è la grave situazione descritta nelle denunce presentate all'Ispettorato del lavoro di Cagliari da alcuni ex dipendenti del Peek-a-Boo, ristorante di tendenza che si trova dentro le mura del mercato civico di San Benedetto. E ancora: dipendenti non assicurati e ritardi sul versamento dei contributi previdenziali. Accuse molto gravi, che dovranno essere verificate e su cui ora scatteranno gli accertamenti.
Il locale è di proprietà del Comune, che lo ha ceduto in concessione a una società, la Gestur. Quest'ultima a sua volta ha stipulato un contratto di gestione con un'altra società, la Koy srl, che risulta controllata dalla 2 Esse comunicazioni.
I problemi riguardano la Koy. Dopo alcuni anni in cui il locale è sembrato economicamente florido, e un 2013 in cui il bilancio evidenziava una situazione apparentemente sana, qualcosa sembra essere cambiato l'anno scorso. Nella banca dati della Camera di commercio, a carico della Koy srl risultano una decina di titoli di credito non onorati nel corso del 2014, per poco meno di 100 mila euro. Un anno fa l'assetto societario è stato modificato: un socio si è fatto da parte e gliene è subentrato uno nuovo, Mattia Pintori, che ha assunto la carica di amministratore delegato. Nelle scorse settimane alcuni dipendenti, visto che si allungava l'elenco degli stipendi non corrisposti, si sono rivolti chi a un consulente chi a un legale: diversi hanno firmato lettere di dimissioni per giusta causa. La preoccupazione dei lavoratori è di riuscire a rientrare in possesso di almeno una parte delle somme dovute.
«I dipendenti che possono vantare contributi non versati sono pochi rispetto ai più di 100 che hanno con soddisfazione lavorato e percepito quanto loro dovuto», dice Pintori: «Queste pendenze anticipate sono in discussione e in mediazione davanti agli organi giudiziari. Qualora alcune di queste persone dovessero risultare creditori, la Koy avrà certamente interesse affinché la risoluzione sia tra le priorità economiche». (m. n.)