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Massima attenzione ai conti. E riorganizzazione in vista per il Lirico di Cagliari con la possibilità di tagli che però non intaccheranno i contratti a tempo indeterminato. "Non ho licenziato nessuno, è stato solo risolto un contratto con il direttore di allestimenti scenici.
Perché non c'erano allestimenti scenici in programma: non potevo permettermi queste spese quando ci sono gli altri dipendenti che hanno problemi con gli stipendi", queste le prime parole della nuova sovrintendente Angela Spocci, sul caso della direttrice degli allestimenti scenici Sabrina Cuccu, fuori dall'organico della struttura di via Sant'Alenixedda dopo l'insediamento del nuovo numero uno.
Per Cuccu proprio ieri c'era stata una mobilitazione nazionale con circa cinquanta firme (tra queste anche quelle dello scultore Pinuccio Sciola) per convincere Spocci a ripensarci. "Il contratto - ha spiegato la sovrintendente - prevedeva una clausola di risoluzione con un preavviso di quindici giorni".
Il futuro direttore degli allestimenti scenici arriverà dopo l'esame dei curriculum per ricoprire quel ruolo. Spocci, rispondendo indirettamente alla lettera di ieri di sei sigle sindacali, ha annunciato che presto sarà resa nota la programmazione della stagione concertistica. E che per la presentazione della stagione lirica bisognerà pazientare non più di un mese. Sullo stato delle finanze del Teatro Spocci blocca tutti: "Stiamo ancora aspettando - ha detto - l'esame dei documenti da parte della Corte dei conti. Per il momento abbiamo indetto una selezione per il nuovo direttore amministrativo".
Smentite altre risoluzioni di contratto nell'organico. Spocci ha ringraziato gli artisti che parteciperanno alla produzione "Da Le Roncole al Nuraghe", perché hanno fatto "salti mortali per esserci". E per aver accettato la proposta con un compenso ridotto.
Altri tagli in vista? "Quelli necessari a una riorganizzazione dell'ente, un piano che sarà sottoposto al Consiglio di indirizzo e poi al Ministero". La stessa Spocci ha precisato anche che non si tratterà di tagli al personale con contratto a tempo indeterminato. "Si tratta di un'utilizzazione del personale - ha concluso - consona all'attività che possiamo permetterci dal punto di vista economico".