La Giunta regionale ha dato il via libera al Piano triennale per la Prevenzione della corruzione 2015-17. Il Piano ha due obiettivi fondamentali: la promozione di azioni che possano prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi e il potenziamento delle misure che garantiscano la partecipazione della collettività per qualificare il livello di trasparenza della Regione. I processi sono stati esaminati in termini di probabilità del manifestarsi di eventi corruttivi, dando una prima valutazione con un parametro numerico che va da 0 a 12, del grado di rischio. Questa prima mappatura dei rischi sarà riconsiderata a seguito di specifici interventi formativi che coinvolgeranno i dirigenti ed il personale dell'Amministrazione volti ad accresce le capacità di valutazione del rischio. Gli indici di valutazione della probabilità sono basati su elementi come la discrezionalità, la rilevanza esterna, la complessità e la frazionabilità del processo, il valore economico e i controlli. Il catalogo dei processi fa parte integrante del Piano triennale, ed è stato mappato dai dirigenti dell’Amministrazione regionale durante l’anno 2014, così come previsto dal Piano nazionale Anticorruzione che prevede che ogni Pubblica amministrazione proceda alla mappatura dei processi a rischio corruttivo, in maniera tale da elaborare successivamente il Catalogo dei propri processi individuando le fasi di potenziale rischio.
Nel Piano sono definite le azioni di importanza fondamentale per la prevenzione della corruzione. Al primo posto l’attività di formazione e il rafforzamento delle competenze del personale, perché siano garantiti i comportamenti improntati alla responsabilità e all’integrità, e vengano tutelati i diritti dei cittadini, rispettando per esempio i termini dei procedimenti. Saranno inoltre adottati strumenti idonei per la tutela dei dipendenti che segnalano illeciti. Sarà messa in atto la rotazione degli incarichi, dirigenziali e non, specie nei settori a maggiore rischio di corruzione. Infine verranno pianificate procedure di controllo e monitoraggio sulla corretta applicazione delle misure preventive messe in campo.
E' previsto un potenziamento degli strumenti digitali, sia per il confronto coi cittadini, sia per favorire lo scambio con gli utenti interni al sistema Regione attraverso una piattaforma di e-democracy “Sardegna parteciPA”, saranno realizzate inoltre postazioni nel territorio che favoriscano la diffusione degli strumenti di partecipazione. Con questo obiettivo saranno organizzate, anche nel 2015, di concerto con gli Enti locali, le giornate della trasparenza nelle quattro province storiche.
La novità per il 2015 è l’avvio della consultazione pubblica, a carattere sperimentale, nella fase di formazione di bandi e capitolati, per potenziare il livello di partecipazione con i cittadini, perfezionare i requisiti e i criteri minimi e garantire la trasparenza delle procedure.
(red) (admaioramedia.it)