Solidarietà
M usica e solidarietà: binomio capace produce sempre buoni frutti. Questa volta, il frutto, si chiama “Handala va a scuola…di musica”, e, a coltivarlo e metterlo in commercio, sono stati Francesca Corrias, Gianrico Manca e Stefania Secci, artefici di un'iniziativa volta ad aiutare i ragazzi palestinesi dei campi profughi di Nahr el barred e Baddewai, nel sud del Libano, promossa l'altra sera all'Auditorium di Cagliari. A traghettare il numeroso pubblico nei generi, musicali e non, più disparati, sono state le Balentes, Elisabetta Delogu con i Sandal Falastin, Stefania Secci e Rakija, Roundella più Stefano D'Anna, Giacomo Casti in duo con El Moka. E Rossella Faa, che, oltre a presentare la serata, ha regalato, insieme al chitarrista Giacomo Deiana, e alle cantanti intervenute nella kermesse, alcuni pezzi del proprio repertorio.
Una serata ricca di note, parole, vibrazioni ed emozioni, resa possibile grazie all'aiuto del Comune, dell'associazione Italia-Palestina e di sponsor privati, che ha potuto essere seguita anche da chi non c'era, attraverso la diretta di Radio X. Il ricavato è andato all'organizzazione laica e apolitica Palestinian Child and Youth Institute, che, dal '78, opera in quei territori.
«La nostra idea ha preso spunto dal progetto “Handala va a scuola”, creato dell'associazione Italia-Palestina», precisa, una volta scesa dal palco, Francesca Corrias, voce di Roundella, gruppo che guida da anni e con cui ha proposto qualche brano dell'album “Biography”. «La Palestinian Child organizza ogni estate campi estivi rivolti a bambini e adolescenti, dove questi possono dedicarsi alla musica, alla pittura, alla danza, allontanando così per un attimo dalla mente le tante difficoltà a cui quotidianamente vanno incontro», aggiunge la jazz-singer: «I soldi che abbiamo raccolto, saranno interamente investiti in questo progetto, che avrà per docenti artisti palestinesi».
Carlo Argiolas