Rassegna Stampa

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"Sgomberati dal Bastione senza una sola parola dal Comune"

Fonte: web Castedduonline.it
19 febbraio 2015

 

La rabbia del Caffè degli Spiriti: "L'assessore Marras parla di accordi non raggiunti, ma il Comune non ci ha mandato neanche una riga per dire che dovevamo chiudere da un giorno all'altro per i lavori"

Autore: Jacopo Norfo il 18/02/2015 14:34

 

Vita notturna a Cagliari, la battaglia continua. Tra locali che chiudono e il Comune che replica. Ieri in Consiglio la promessa dell'assessore Luisa Anna Marras: "I lavori al Bastione? Saranno realizzati a lotti, non dureranno certamente due anni". Oggi la replica del Caffè degli Spiriti, il locale sfrattato dai lavori: "Ieri abbiamo sentito la risposta dell'assessore ai lavori pubblici del comune di Cagliari ad un interrogazione urgente di un consigliere comunale, nella quale si chiedeva conto di cosa fosse successo nella questione di cui siamo protagonisti. E abbiamo sentito una risposta ad una domanda non fatta, l'assessore ha spiegato il motivo della necessità di fare quei lavori, della bontà di quello che si stava andando a fare, etc etc. Peccato che questa obiezione non sia mai stata mossa da nessuno, tanto meno dai gestori. E' stato detto fin dal principio che non si metteva in discussione il fatto che il comune di Cagliari facesse i lavori al bastione, si chiedeva di trovare una soluzione per le imprese che lavorano nei locali sul bastione, in regolare affitto dal comune, per evitare la chiusura e licenziare i dipendenti. Su questo punto non avendo argomentazioni, le risposte sono state vaghe come è ovvio che fossero. "Abbiamo fatto riunioni da ottobre, sono state proposte soluzioni, non e' stato trovato un accordo". Ora, noi che siamo cittadini italiani, sardi e cagliaritani, oltre che imprenditori italiani, sardi e cagliaritani, ci sentiamo di fare una semplicissima e incontrovertibile considerazione. Siamo tutti sottoposti a ciò che dice la legge, o cittadini e imprese sono schiavi? Postiamo una foto, un ritaglio preso dal sito del comune di Cagliari, nella quale il comune specifica, per filo e per segno, il modo in cui l'impresa deve comunicare con il comune stesso. Per iscritto, tutto, tramite file, e con firma digitale! come è giusto che sia. Se non comunichi in questo modo, tutto ciò che si dice al comune viene qualificato, usiamo la parola che usa il comune, "irricevibile". Ci spiega, di grazia, l'assessore ai lavori pubblici il motivo per cui dal giorno in cui è stato pensata la gara per i lavori al bastione non esiste una, diciamo una, anche in carta riciclata, comunicazione ufficiale da parte del comune, da parte delle persone autorizzate a farlo, nella quale viene comunicato che ci saranno i lavori al bastione, che dobbiamo sgombrare e magari anche la data di sgombero, le proposte (perche' ci sono state, no, le proposte? E perche' non sono state messe per iscritto?) da ottobre a oggi, etc etc. E' possibile e credibile che il comune di Cagliari, che pretende la firma digitale in ogni documento, comunichi per via orale? Il primo comune nella storia che comunica a un'impresa di sgombrare e chiudere tutto per via orale. La legge dice di no, la legge dice che il comune comunica con atti, delibere, ordinanze... la legge e il buonsenso dice che il gestore sarebbe dovuto essere stato coinvolto in fase di stesura della gara d'appalto, la legge dice che al gestore doveva essere comunicata immediatamente e senza indugio l'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto, la data di inizio dei lavori e l'ordinanza di sgombero con un congruo preavviso, la legge dice che eventuali proposte per salvaguardare le attività insistenti sul bastione andavano messe per iscritto... In questo caso è stata fatta un'eccezione? Si parla di verbali delle riunioni, per cui è già stata fatta richiesta di accesso agli atti. E' straordinario. Noi, presenti a diverse riunioni, e il gestore, non abbiamo mai firmato alcun verbale. Di che verbali si sta parlando? Per ora, a 9 giorni dalla comunicazione informale dello sgombero e a 2 giorni dalla data presunta di inizio dei lavori, non si è visto ne sentito nessuno. E questo aggrava di molto, di moltissimo, la situazione. Perchè è vero che in questi giorni sta piovendo, cosi' come e' vero che il Caffè degli Spiriti è un locale... al chiuso".