Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Gli autobus sono pagati dalla Regione»

Fonte: La Nuova Sardegna
16 febbraio 2009

SABATO, 14 FEBBRAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Caso Ctm. L’assessore ai trasporti Sandro Broccia replica seccamente all’intervista del direttore del consorzio Ezio Castagna 



La formula del full service era solo una proposta, nessun rischio-esuberi




CAGLIARI. Attaccato dai sindacati, pronti a scioperare ancora per ottenere il raddoppio del premio di produzione - la protesta è sospesa in attesa di un incontro col sindaco - il direttore del Ctm Ezio Castagna trova sulla sua strada un altro avversario pesante: è l’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia, che non ha gradito buona parte dell’intervista al manager pubblicata ieri dalla Nuova. Castagna ha spiegato che i 170 nuovi mezzi «non saranno acquistati coi soldi della Regione ma del Ctm». Il direttore generale dell’azienda dei trasporti locli ha fatto riferimento a un credito vantato dall’azienda dei trasporti, legato ai rimborsi chilometrici dovuti in base alle norme. L’assessore ribatte sostenendo il contrario, il debito non era stato ancora confermato da un provvedimento del giudice: «Il direttore del Ctm - è scritto in una nota - sa bene che ormai da molti anni era aperto un contenzioso legale che si sarebbe concluso tra molti anni. La Regione ha invitato Ctm a superare questo contenzioso dall’esito incerto con un finanziamento regionale per acquisto di autobus che consente il rinnovo di oltre il settanta per cento del parco mezzi di Ctm». Il finanziamento regionale non è però mirato tutto sul Ctm: «Riguarda anche l’Arst - avverte l’assessore Broccia - e le aziende urbane di Sassati, Nuoro, Olbia, Oristano e quelle private, un intervento che è stato reso possibile grazie all’azione della giunta regionale di risanamento del bilancio e dalla positiva conclusione della vertenza sulle entrate con lo Stato».
L’altro punto caldo del confronto a distanza Ctm-Regione è legato alla formula d’acquisto dei nuovi autobus: con il full service proposto da Broccia - ha sostenuto Castagna - rischierebbero di perdere il lavoro i cento addetti alle officine del Ctm, oggi impegnati nella manutenzione degli autobus. Per Broccia le cose stanno diversamente: «Il full service è stato scelto dall’Arst ed è una formula sempre più diffusa tra le aziende italiane e europee, ma di norma avviene che le aziende produttrici dei mezzi stipulano convenzioni con centri di manutenzione locali. Nel caso del Ctm la scelta più logica sarebbe stata una convenzione con le stesse officine del Ctm. In ogni caso - prosegue Broccia - la proposta non era e non è mai stata vincolante, al punto che ogni azienda è libera di organizzarsi come crede. Il full service non è una condizione della gara d’appalto, quindi un richiamo a possibili esuberi appare strumentale».
L’ultima precisazione di Broccia è ancora sugli aspetti economici: «L’affermazione di Castagna secondo la quale la Regione non ha erogato neppure un euro è palesemente falsa - è scritto nella nota - perchè non solo la Regione ogni anno finanzia il settanta per cento dei costi sostenuti dal Ctm, non solo dal 2006 ha finanziato il cento per cento del servizio Amico bus destinato ai disabili, svolto dal Ctm con minubus acquistati dalla Regione. Ma se Ctm dispone di risorse comunitarie per finanziare progetti di mobilità urbana lo deve esclusivamente alla scelte di programmazione dei fondi europei che ha fatto la Regione. Si è puntato sulla mobilità - ha spiegato ancora Broccia - e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
La nota di Broccia si conclude così: «Spiace constatare che il direttore del Ctm senta la necessità di segnare inutili e difficili distinguo tra le vicende dell’azienda e quelle più ampie che riguardano la forte azione di governo per il rilancio del trasporto pubblico locale che sta avvenendo in Sardegna». (m.l)