Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tari ridotta per chi rifiuta le slot machine

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2015

Gioco d'azzardo, emendamento presentato dal gruppo Sardegna sovrana

Tari ridotta per i proprietari di bar, caffetterie, pasticcerie e edicole che rifiutano di installare all'interno dei propri locali videopoker e slot machine. La proposta è del gruppo consiliare Sardegna sovrana, scritta nero su bianco in un emendamento già depositato. Una richiesta forte all'amministrazione municipale per cercare di contrastare il fenomeno della ludopatia che in Sardegna, come in Italia, sta assumendo proporzioni allarmanti. La riduzione del venti per cento sulla tassa dei rifiuti già prevista dalla Legge di stabilità dell'anno scorso che consente ai Comuni di deliberare riduzioni ed esenzioni con appositi fondi di bilancio. Primo firmatario dell'emendamento (condiviso dalla maggioranza) è stato Gennaro Fuoco. «Proprio per il suo valore e l'importanza del tema, spero vivamente che la nostra proposta venga accolta».
Secondo uno studio predisposto dal Sert di Cagliari nel 2012, il “vizio” del gioco coinvolge sia uomini che donne. L'età media dei maschi che si avvicinano alle slot machine e ai videogiochi è di 46 anni, oltre i cinquanta per le femmine. Il sessantaquattro per cento della popolazione coinvolta vive in un contesto urbano. Per questo Sardegna sovrana (che fa capo a Sardegna solidale) sta spingendo perché Cagliari (come poche altre realtà isolane, Assemini in testa) affronti con decisione l'emergenza anche attraverso gli aiuti ai titolari degli esercizi commerciali.
Secondo un'indagine recente (diffusa recentemente da Sel) l'Italia è il primo consumatore in Europa e il terzo nel mondo di gioco d'azzardo legalizzato. Un settore che rappresenta una vera e propria industria con il terzo fatturato in Italia che raggiunge i cento miliardi. Praticamente il 4 per cento del Pil. Seimila i locali coinvolti e 400 mila slot machine in funzione. (a. pi.)