Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ostello: sei stipendi arretrati

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2015

La struttura ricettiva della Marina produce utili ma il gestore nazionale è in difficoltà

Ansia fra i dipendenti, il Comune media con i vertici dell'Aig


L'ostello della Marina produce utili ma chi ci lavora, fra reception, bar, pulizie e contabilità, non vede lo stipendio da mesi: quello di ottobre è stato pagato qualche giorno fa, mentre i successivi, la quattordicesima e la tredicesima non sono stati pagati. È la situazione dei 14 dipendenti dell'Ostello della gioventù di proprietà comunale ma affidato in gestione fino al 2029 alla Aig, l'Associazione italiana alberghi della gioventù, associazione non a fini di lucro.
RITARDO I dipendenti cagliaritani non sono gli unici in arretrato coi pagamenti: il problema è nazionale. La Aig, organizzata in comitati regionali, controlla direttamente una decina di strutture ricettive in tutto il Paese e indirettamente molte altre: in Sardegna, gli ostelli a gestione diretta sono quelli di Cagliari e Alghero, mentre sono affidati in sub-concessione quelli di Castelsardo, Lanusei, San Priamo e Oristano. Dall'anno scorso, le tesorerie dei singoli ostelli sono state accentrate, e ora esiste una tesoreria unica nazionale. La sensazione è che i ricavi dell'ostello di Scalette Santo Sepolcro e quelli dei pochi altri che producono utili siano utilizzati per ripianare i debiti prodotti da altre strutture; i dipendenti di alcune avrebbero ricevuto lo stipendio di ottobre già a Natale.
VERTENZA I sindacati hanno attivato una vertenza a livello nazionale: i lavoratori cagliaritani si sono affidati alla Cgil. Segue da vicino la vicenda anche il Comune di Cagliari, attento alle sorti di una struttura che coniuga ricettività con aggregazione sociale e scambio culturale ed è diventata un tassello importante dell'identità culturale della città: parliamo di 125 posti letto distribuiti in 35 camere, per 22 mila presenze l'anno (soprattutto giovani stranieri, non mancano coppie e professionisti). Barbara Cadeddu, assessore alla Pianificazione strategica, mantiene contatti quasi giornalieri con i lavoratori e sente spesso i vertici dell'associazione presieduta dal commendatore Anita Clotilde Baldi. L'Aig si era impegnata a presentare un piano economico concreto e a versare almeno un'altra mensilità ai dipendenti: non sono successe né l'una né l'altra cosa. L'associazione ha in programma di trasformare in ostello della vecchia sede nazionale, che si trova a Roma in zona stazione Termini, ma nel frattempo i conti non sembrano buoni. Per il Comune, i margini di manovra sono stretti: la rescissione del contratto significherebbe mettere per strada i lavoratori, e i tempi per riaffidare l'ostello a un nuovo gestore sarebbero lunghi.
ANGOSCIA Per i 14 dipendenti, gran parte dei quali part time, sono mesi di angoscia. Gli stipendi autunnali e invernali erano stati pagati in ritardo anche l'anno scorso, ma quest'anno il quadro è più preoccupante. I lavoratori sanno che un feedback negativo da parte di un cliente che si trova male può avere conseguenze deleterie e, responsabilmente, fanno di tutto per mantenere alto il livello dei servizi. In altri ostelli della rete Aig le cose non vanno altrettanto bene: quello di Bologna, per esempio, è stato fatto chiudere a fine gennaio dai carabinieri del Nas, lasciando per strada 40 ospiti; le pulizie non venivano effettuate da tre giorni perché la ditta incaricata non riceveva i pagamenti da mesi.
LOW COST Certo, la politica dell'Aig di offrire pernottamenti sempre più low cost (a Cagliari, in questo momento, una notte viene proposta a 12 euro e 50) rischia di attirare una clientela non particolarmente rispettosa, rendendo più impegnative (e costose) le pulizie.
CONVITTORI Per l'ostello cagliaritano l'alta stagione dura da Pasqua a novembre, ma quest'inverno, per il secondo anno, ospita i convittori del Convitto nazionale di via Manno, interessato da lavori di ristrutturazione: si tratta di una trentina di ragazzi fra i 15 e 16 anni, un'importante risorsa economica.
Marco Noce