Rassegna Stampa

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Piano dimensionamento, Firino apre ai sindaci: Esistente non funziona: “Scegliete voi le sedi”

Fonte: web cagliaripad.it
17 febbraio 2015


 

 

Ansa News

 

L'assessore regionale alla Cultura Claudia Firino

 

La Regione tende la mano alle amministrazioni locali e chiede ancora una volta la loro collaborazione sul Piano di dimensionamento scolastico, adottato dalla Giunta e contestato dalle comunità interessate dalla chiusura o accorpamento degli edifici. In settimana la commissione Cultura e Pubblica Istruzione dovrebbe essere riconvocata per sentire in audizione l'assessore Claudia Firino, i sindaci e i presidenti o commissari delle Province per possibile modifiche al Piano.
Nel frattempo oggi l'assessore ha inviato una lettera ai sindaci chiedendo loro "di individuare le sedi che hanno le migliori prospettive. Noi ci siamo - ha chiarito l'esponente della Giunta - con le risorse per il trasporto, l'innovazione, i miglioramenti nella didattica, il tempo pieno, l'orientamento e la motivazione dei ragazzi, la formazione degli insegnanti, l'edilizia, i campi sportivi, le biblioteche e i servizi più consoni alle diverse età. Ognuno avrà e farà la sua parte". Per l'assessore questo "è un modo per tener vivi tutti i paesi in un'ottica di integrazione, cooperazione e relazione", e anche "di ingenerare l'abitudine a confrontarsi e a crescere insieme, nell'ottica del dialogo fin dalla più tenera età".
La responsabile della Pubblica istruzione ammette: "È vero che alcuni stanno meglio di altri, ma è anche vero che in molti si sentono deprivati dei servizi di cittadinanza, abbandonati e offesi da chi pretende sempre di più ma offre sempre meno.
Perseverare nell'esistente dimostra di non funzionare. Anche nella scuola. I ragazzi sardi sono agli ultimi posti nell'acquisizione di competenze, ma ai primi per tasso di dispersione scolastica".
"Ciò che è accaduto intorno al Piano di dimensionamento scolastico - aggiunge - è esemplificativo di nuove possibilità, opportunità e scelte. La Regione ha portato avanti per cinque mesi incontri, consultazioni, confronti. Pronta a investire nell'istruzione, ha chiesto a voi tutti uno sforzo immaginativo per ridisegnare la vostra comunità tanto da ricomprendere le comunità vicine, così da poter tessere per tutti una mappa dei servizi non solo indispensabili ma anche facoltativi. Un discorso che taluni hanno tradotto in prospettiva concreta, ma che altri leggono come il rischio dell'arretramento del pubblico dalle loro comunità, e come tale lo rifiutano".
"Lo spopolamento - sottolinea Firino nelle lettera - ha messo in crisi molti territori. Noi vogliamo rivitalizzarli e abbiamo iniziato a farlo puntando sui poli scolastici territoriali.
Lasciamo a voi - conclude - la possibilità di individuare le sedi che hanno le migliori prospettive".