Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mancano le celle-frigo Cremazioni in aumento: lunghe attese

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2015

 

«La salma di una persona di Selargius, morta però a Sestu, ha dovuto attendere 14 giorni prima di poter essere cremata»: a rivelarlo è l'impresario funebre Mauro Cocco, titolare di agenzie a Cagliari, Monserrato e Quartu. «La questione è semplice», taglia corto, «se la residenza è a Cagliari, si procede con la cremazione in due giorni al massimo, altrimenti bisogna aspettare e individuare una cella frigo che ospiti la salma perché in cimitero ormai gli spazi non sono più sufficienti». Colpa del boom delle richieste di cremazione e della difficoltà dell'unico forno funzionante nel cimitero di San Michele. «Per quanto mi riguarda», prosegue l'impresario, «ormai c'è stato il sorpasso rispetto alla tradizionale tumulazione. Questo perché, bisogna ammetterlo, con la cremazione si risparmia rispetto al funerale tradizionale». Ma, proprio con l'impennata di domande, sono arrivati i problemi.
Per qualche tempo, col forno cimiteriale cittadino fuori servizio, tutte le salme da cremare dovevano oltrepassare il mare e venivano trattate a Livorno. Una condizione che aveva uniformato i tempi d'attesa per chi arrivava sia dalla città che dai centri dell'hinterlnad. Rientrato in funzione l'impianto del cimitero di San Michele è emersa la questione delle liste d'attesa per le salme che provengono non solo dal Cagliaritano, ma anche da Carbonia e Iglesias, Oristano e decine di altri centri della provincia. «Manca lo spazio per la sosta delle salme in attesa di cremazione», spiega Cocco, «dunque quando muore qualcuno non ci fanno nemmeno entrare al cimitero. Così inizia una ricerca delle celle-frigo disponibili: Monserrato e Sestu non le hanno, ne hanno a Quartu e in pochi altri cimiteri». E il noleggio della cella si paga: da 35 a 50 euro al giorno.
Trovato il posto dove ospitare la salma, si attende poi il via libera dai responsabili del servizio cremazione cagliaritano. «Le salme cagliaritane vengono trattate in due giorni», conclude l'operatore, «mentre gli altri devono aspettare e cercare una cella per la sosta». In realtà, a quanto sembra, i tempi d'attesa dipendono dal numero di defunti (con una priorità per le salme dei residenti) e nel cimitero cagliaritano la cella-frigo ha una capienza di 6 salme. «Bisogna andare incontro alle esigenze delle famiglie che soffrono per il lutto», spiega Andrea Farris, titolare dell'omonima agenzia, «se c'è l'urgenza della cremazione è più conveniente andare a Sassari o, addirittura, partire per Livorno, senza attendere la disponibilità del forno di Cagliari. Ma questo, ovviamente, comporta costi ben più elevati».
Francesco Pinna