Il piano di dimensionamento contestato dall’opposizione e dalla commissione
CAGLIARI Per ora raccoglie solo critiche. Il piano di dimensionamento scolastico che la Regione sta per varare è al centro delle contestazione dell’opposizione. Ma raccoglie critiche ora anche dalle commissioni. In quella Cultura e Istruzione del Consiglio regionale si chiedono modifiche al piano di dimensionamento. La settimana prossima, tra mercoledì e giovedì, il presidente Gavino Manca (Pd) dovrebbe riconvocare la commissione. Ci sarà anche l’assessore alla Pubblica istruzione Claudia Firino, e i sindaci e i presidenti o commissari delle Province coinvolti nella riforma. «Ci sono margini di miglioramento e c'è qualche perplessità su qualche accorpamento – dice Manca – anche se condividiamo le linee guida generali per le quali la Commissione aveva espresso parere favorevole all'unanimità. È giunto il momento di parlare della necessità di una nuova legge sull'istruzione. Quella attuale risale al 1984 e non è aggiornata nei temi e nei modi». E se dal Pd arrivano carezze, l’opposizione usa il badile per attaccare la giunta. «È indispensabile correggere alcune cose – accusa Stefano Tunis di Forza Italia –. Abbiamo assistito a un atteggiamento polemico di esponenti della maggioranza presenti in Commissione e credo che prima di esprimere un parere compiuto occorra fare una riflessione seria su alcune parti che devono essere modificate». La denuncia di Forza Italia. Fuori dalla commissione i toni diventano ancora più forti. La prima critica arriva per l’impossibilità di consultare la delibera on line. Tanto che alcuni consiglieri di Forza Italia hanno inviato un fax alla giunta in cui chiedono di poter leggere la delibera. In prima linea nella protesta ci sono Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis. «Forza Italia è pronta a presentare una mozione contro il piano di chiusura delle scuole dei piccoli comuni – dice Pittalis –. Abbiamo l’impressione che la giunta sacrifichi alcuni comuni piuttosto che altri per precisa scelta politica e non certo per reale necessità».