proteste da onanì, laconi e altri centri
di Stefano Ambu
CAGLIARI Altro che continuità territoriale con la penisola: bisogna pensare di più a quella tra paese e paese. Perché ci sono isole nell'isola. Una di queste è Onanì: se la passava abbastanza bene prima dell'alluvione dello scorso anno. Ma ora, con un ponte provvisorio, si sente solo. È un po' la sintesi della testimonianza del sindaco, Clara Michelangeli ieri pomeriggio durante l'incontro organizzato da Sinistra Sarda sulla mobilità in Sardegna. «Credo – ha riassunto – che prima di parlare di trasporti, dobbiamo parlare di viabilità». Protesta anche da Laconi: in trincea il sindaco Paolo Pisu. Il tema, in Sardegna, è di quello che mette d'accordo tutti. Vecchie e nuove generazioni. In particolare gli studenti pendolari. Le lamentele arrivano non solo dalle zone interne, ma pure dai cenri maggiori. Sassari, per esempio: «La città è indietro sulla metropolitana – ha detto il sindaco Nicola Sanna – per questioni burocratiche". E ha evidenziato quello che da altre parti è normale: «Qualsiasi capitale europea è collegata agli aeroporti, dev’esssere così anche da noi. Chi arriva in Sardegna deve poter venire senz’auto al seguito. Quindi dobbiamo garantire un servizio, come il treno. E per raggiungere i piccoli centri, dobbiamo mettere a disposizione i bus. Usiamo i fondi europei». Massimo Zedda, primo cittadino del capoluogo di regione,si è invece detto molto soddisfatto. Sessantuno aziende in Sardegna: 56 private e 5 pubbliche. Staccano ogni anno 120 milioni di biglietti e portano 350mila persone al giorno. I km percorsi? 70 milioni. Il fatturato: 200 milioni. Gli addetti sono oltre 4mila. I mezzi 1500. È la mappa della mobilità nell'isola tradotta in cifre da Leonardo Marras, direttore Atp di Sassari, coordinatore del dibattito. Ha aperto i lavori il presidente Gianfranco Ganau: "I trasporti- ha detto- sono all'attenzione del consiglio regionale con la finanziaria. Ma servono risorse, c'è la necessità di rivedere il sistema e bene fa la giunta a evitare i doppioni e a ripensare la funzione dell'Arst». Alla luce i problemi degli studenti: «Garantire un efficiente il servizio - ha detto Giovannino Deriu, segretario regionale di Prc- significa renderne fruibili altri». All'attacco il coordinatore regionale del Pcd’I Antonello Barmina: «Il tema – ha detto – si connette alla fruibilità di alcuni fondamentali diritti costituzionali. Pensiamo ad esempio al diritto allo studio, alla sanità e al lavoro».