Il deputato Pierpaolo Vargiu scrive al presidente Pigliaru e all'assessore Erriu
«Fare in fretta, senza commettere altri errori, per cancellare la vergogna sul Poetto». Il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu scrive al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu per denunciare le condizioni disastrose in cui versa l'ex ospedale Marino. Vargiu mercoledì aveva chiesto conto, al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dei vincoli e del mancato annullamento della concessione che consente alla società Prosperius di realizzare una struttura sanitaria. Un bando ambiguo, perché da una parte autorizza gli interventi strutturali, dall'altra è lacunoso sulla questione del numero dei posti letto. Il Question time ministeriale di avant'ieri è stata la molla che ha spinto l'assessore Erriu a convocare per mercoledì 18 febbraio una conferenza di servizi alla quale parteciperanno i funzionari dell'assessorato alla Sanità. Funzionari che mai erano stati invitati alle riunioni, perché mai si è discusso di accreditamenti e posti letto. Per un motivo molto semplice: la destinazione originaria dell'edificio realizzato da Badas era turistica, non residenziale . Per realizzarla, evidentemente, non era necessario il parere dell'assessorato guidato ora da Luigi Arru. «È comunque surreale che si sia arrivati all'attuale destinazione sanitaria residenziale , con tanto di casa di cura convenzionata in riva al mare. Bisogna evitare di ripetere errori procedurali», scrive Vargiu. Gli «errori procedurali», però, sono stati fissati (in nome del Popolo italiano) da una sentenza del 2010 pronunciata dal Consiglio di Stato che proclama la Prosperius vincitrice della gara. I magistrati scrivono che «il bando non indicava in modo rigoroso la destinazione del bene e la prevalenza dei servizi di riabilitazione poteva al più costituire un elemento di valutazione, ma non causa di esclusione dell'offerta».
Il deputato dei Riformatori fa una previsione sull'esito della conferenza di servizi prevista per mercoledì prossimo: «Dovrà materialmente prendere la decisione di revoca dell'aggiudicazione del bando». L'esito, a sentire Erriu, non sembra così scontato. L'assessore non ci sta a rimanere col cerino in mano. «L'ex ospedale Marino è un bene identitario. Il ministro deve solo salvaguardarlo dal punto di vista storico e architettonico». Come andrà a finire? «La palla è nelle mani dell'assessorato alla Sanità. Di certo - conclude Erriu - prima di annullare la gara è necessaria molta cautela e fare le dovute valutazioni legali e tecniche».
Andrea Artizzu