La mappa. Tanti piccoli spazi nel territorio: la fame di cultura aguzza l'ingegno
Comprensibile il fatto che la ventilata chiusura dell'Alfieri preoccupi chi fa teatro. In città, sono davvero pochi i luoghi che possono vantarsi, a pieno titolo, di questa definizione. Il tour comincia con gli spazi comunali: l'ex Vetreria di Pirri, dove operano MediArte e Cada Die, il Piccolo Auditorium di piazza Dettori e il Teatro civico di Castello. Altro teatro degno di tal nome è quello delle Saline.
Ma spesso le compagnie devono accontentarsi di spazi adattati per questo uso: all'Alkestis, in via Loru, riescono addirittura nel miracolo di fare anche cinema. Altre piccole sale sono il teatro di Sant'Eulalia, nel quartiere Marina, il Teatro club di via Roma, il Teatro dell'Elefante in Castello. Salette che spesso hanno una cinquantina di posti. Ma che, comunque, soddisfano almeno in parte la fame di teatro in città.
Inutilizzato ormai da tempo il Teatro dell'Arco di via Azuni, si fa ricorso a qualunque soluzione: piccole sale, appunto (è anche il caso del T-Off di via Sauro) oppure al trasferimento nei comuni limitrofi (le Mascareddas sono a Monserrato, gli Actores Alidos a Quartu). Addirittura si arriva a trasformare in teatro un appartamento: è il caso della Fabbrica Illuminata, ospitata nel palazzo Chapelle di piazza del Carmine. ( mar.co. )
15/02/2009