Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un monumento al nulla lasciato in balia del tempo e dei vandali

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2015


LO SCANDALO. Struttura dimenticata

 


Non solo crociere: quando i titolari hanno scelto il nome dell'agenzia di viaggi evidentemente ci credevano davvero. Migliaia di turisti sarebbero sbarcati dalle super navi.
Sono passati sette anni e sono sempre più soli, e arrabbiati, nei tremila metri quadri di vetro acciaio e cemento. Ogni tanto un convegno, una conferenza stampa, una manifestazione sportiva, un raduno occupano una piccola parte della struttura costata quasi sei milioni di euro. Per il resto, un bellissimo deserto.
I crocieristi arrivano dall'altra parte del porto perché i fondali antistanti sono troppo bassi e aumentare il pescaggio troppo costoso. Intanto il terminal resterà in balia di eventi atmosferici e vandali fino a quando sarà superato il commissariamento con la nomina dell'Autorità portuale e si cercherà finalmente una destinazione. Con la consapevolezza che le navi da crociera continueranno ad attraccare al molo Rinascita e che un nuovo terminal sarà presto inaugurato dove serve.
Ma, quel monumento al nulla, di cui ora tutti negano la paternità, non può restare così. Poco importa, ormai, sapere di chi è la colpa: una città che si dice a vocazione turistica deve trovare una soluzione affinché lo scandalo documentato dalle foto di Max Solinas possa diventare il prima possibile un ricordo.
M. Francesca Chiappe