GROTTA DELLA VIPERA. Appalto
La pioggia, le erbacce e le piante che si sono insinuate nelle spaccature, perfino i piccioni: la Grotta della vipera ha bisogno di un «intervento urgente» di consolidamento e restauro per evitare che la tomba - risalente al II secolo dopo Cristo - si sgretoli. «Nei prossimi giorni saranno aperte le buste delle offerte e sarà affidato il cantiere», dice l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. L'appalto, che costerà al Comune 150 mila euro, prevede la pulizia della grotta, la «messa in sicurezza» del fronte roccioso in cui è stata scavata, la realizzazione di un parapetto che consenta di affacciarsi all'ingresso della tomba e l'installazione di dissuasori elettrici per i piccioni. Anche se la tomba è stabile, «le superfici esterne sono soggette a piccoli fenomeni franosi dovuti all'eventuale distaccamento di blocchi di varie dimensioni». Alcuni si trovano «in una posizione critica, o ormai staccati dalla roccia madre» e sono «prossimi al distacco», come evidenziato nella relazione della soprintendenza.
Nelle spaccature poi «si sono infiltrate essenze arboree» che con le radici «contribuisco ad accelerare il fenomeno del distacco e relativo scivolamento». Infine, l'infiltrazione della pioggia «lungo queste discontinuità svolge un'immediata azione lubrificante e di controspinta e innesta lenti processi di dissoluzione chimica dei carbonati: fenomeni che favoriscono e accelerano» il crollo. Ecco perché il Comune è corso ai ripari: «Gli interventi non erano più rinviabili», conclude l'assessore Marras. I lavori dovrebbero durare tra i sei e gli otto mesi.
Michele Ruffi