Istat, il Medio Campidano provincia più povera d'Italia - Infografica
La provincia più povera d'Italia? Il Medio Campidano assieme ad Agrigento, Barletta-Andria-Trani e Vibo Valentia. Il dato emerge dall'ultimo rapporto Istat sui conti economici territoriali 2011-2013.
CAGLIARI - "Il Sulcis provincia più povera d'Italia". La frase, ripetuta a più riprese durante manifestazioni dei lavoratori o discussioni politiche, non vale più. Ma il triste primato rimane in Sardegna, ora appartiene al Medio Campidano. Lo certifica l'Istat, l'istituto nazionale di statistica, che ha pubblicato l'indagine sui conti economici territoriali riferita agli anni 2011-2013: un report sullo stato di salute economica del Paese e dunque degli stessi italiani, sardi compresi.
L'indagine prende in considerazione il Pil pro capite (prodotto interno lordo per singolo abitante), il valore aggiunto a livello provinciale, la spesa per consumi delle famiglie, i redditi da lavoro. Dai dati emerge un'Italia a due velocità con il nord avanti e il sud che arranca. Il Pil è l'indicatore nel quale questa differenza è evidente: nel 2013 il prodotto interno lordo pro capite risulta pari a 33,5 mila euro nel Nord-ovest, a 31,4 mila euro nel Nord-est e a 29,4 mila euro nel Centro. Il Mezzogiorno (la Sardegna è compresa), con un livello di 17,2 mila euro è inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord. La spesa per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti nel 2013 risulta pari a 18,3 mila euro per abitante nel Centro-Nord e a 12,5 mila euro nel Mezzogiorno.
I dati provinciali. Nel 2012 Milano è la provincia con i più elevati livelli di valore aggiunto per abitante prodotto, pari a 46,6 mila euro. Per valore aggiunto l'istat intende l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità. In testa alla classifica seguono Bolzano con 35,8 e Bologna con 34,4 mila euro. Le province con i più bassi livelli di valore aggiunto per abitante prodotto sono Medio Campidano e Agrigento, con circa 12 mila euro, e Barletta-Andria-Trani e Vibo Valentia con meno di 13 mila euro.