Il caso. La polizia municipale: «Maggiore attenzione nelle ultime ore prima del voto»
Nel mirino soprattutto i camion con i manifesti dei candidati
Ultimi giorni di campagna elettorale. E aumentano i controlli dei vigili urbani alle prese con manifesti e camion dei candidati.
«Mi sono fermato un attimo a bere un caffè». Questa è la madre di tutte le scuse, ma c'è anche chi davanti alle richieste di spiegazioni dei vigili urbani si è giustificato così, puntando sull'esigenza di riposarsi un po' dopo una giornata in giro, oppure di un'improvvisa impennata della temperatura del motore. Ma le norme parlano chiaro: i camioncini pubblicitari con i mega-manifesti elettorali devono stare in movimento. Vietato parcheggiarli a bordo strada. Nell'ultima settimana di campagna elettorale in vista delle regionali, è toccato alle pattuglie della Polizia municipale il compito di “ricordare” a decine di autisti un po' troppo smemorati che i loro furgoncini dovevano circolare, salvo per soste tecniche o brevi fermate legate alla viabilità.
I CONTROLLI Nessuna sanzione - fanno sapere dal Comando - ma decine di richieste di intervento piovute alla centrale operativa che hanno costretto gli agenti a raggiungere chi tentava di fare il furbo, convinto di essersi conquistato una piazzola strategica in viale Poetto, via Dante, viale Diaz o nella centralissima piazza Repubblica. E in vista del rush finale, gli interventi sono aumentati perché in città si sono riversati anche i camioncini pubblicitari dei centri limitrofi. «Lo consente la normativa», spiega il comandante Mario Delogu, «ottenuta l'autorizzazione da un Comune, il mezzo pubblicitario può spostarsi anche nei paesi vicini. Ma non possono in alcun modo fermarsi, salvo che per brevi soste tecniche o necessità di viabilità». La ragione è quanto mai ovvia: restando fermi, i mega pannelli diventano pubblicità elettorale permanente che deve essere affissa, rigorosamente, negli spazi autorizzati dal Comune.
PUBBLICITÀ ELETTORALE Almeno duecento (ma solo a fine campagna elettorale sarà possibile avere il numero preciso) sono state invece le segnalazioni che i vigili urbani hanno fatto all'ufficio comunale responsabile delle affissioni per coprire la pubblicità elettorale sistemata in spazi non regolamentari. C'è da dire, però, che quest'anno non si è visto il “manifesto selvaggio” che, in passato, aveva fatto scattare raffiche di sanzioni ai committenti responsabili che appiccicavano la pubblicità persino sui cassonetti. «C'è stata maggiore disciplina», conferma il comandante Delogu, «solo in alcuni casi, qualche partito o coalizione ha occupato gli spazi assegnati agli altri».
LE SANZIONI Le poche sanzioni non devono comunque trarre in inganno. Se in passato i vigili potevano multare i candidati (in particolare il committente) quando veniva trovato materiale elettorale affisso abusivamente o fuori dagli spazi, quest'anno la normativa è cambiata e la violazione può essere perseguita in flagranza di reato. Ovvero: bisogna individuare gli attacchini quando incollano i manifesti in zone vietate. Controlli più rigidi sono previsti nelle ultime ore di campagna elettorale, per evitare affissioni abusive la notte prima del voto.
FRANCESCO PINNA
13/02/2009