Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Uomini politici isolani tra sì convinti e dubbi

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2015

CARLO POLEDRINI
GIANFRANCO FARA
MASSIMO CARPINELLI
PIERO MARRAS
GUIDO MANCA BITTI
PETER MARCIAS
ETTORE CANNAVERA
MASSIMILIANO MEDDA


GIOVANNI MELIS. Ganau e Pigliaru entusiasti. Cappellacci: va bene, però...

 

Soddisfazione aperta, complimenti e auguri di rito, ma anche qualche stoccata. Ha assunto più sfumature, la reazione del mondo politico sardo, alla notizia ieri dell'elezione al Quirinale di Sergio Mattarella. A partire dalla tarda mattinata, ogni, o quasi, esponente politico e amministratore ha voluto dire la sua. In via formale, con dichiarazioni ufficiali. O all'elettorato tutto, con il puntuale aggiornamento dei profili Facebook e Twitter.
Un doppio compiacimento è trapelato dalle parole di chi ha partecipato di persona alla votazione, assistito allo spoglio e assaporato la proclamazione. «Sono stati quattro giorni intensi, caratterizzati da un grande esercizio della miglior politica e della più alta democrazia», ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau , grande elettore della Sardegna insieme con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. «Sono orgoglioso di aver rappresentato il parlamento sardo in un'occasione così importante e unica». Quanto al neoeletto, «non posso che essere soddisfatto ed entusiasta, è una figura di alto profilo etico e morale, con una storia di vita trasparente e coerente, di grandi qualità che offre garanzie per lo svolgimento del ruolo di garante della democrazia e arbitro imparziale in un momento così difficile e particolare per l'Italia e la nostra Sardegna».
Un'elezione di speranza anche per il presidente della Regione, Francesco Pigliaru . «Con Sergio Mattarella, l'Italia ha un presidente degno di grande stima, certamente capace di affrontare al meglio la situazione», ha dichiarato, «ha davanti a sé il compito decisamente non semplice di accompagnare il nostro Paese lungo un percorso di riforme importanti quanto urgenti, in più la sua nota attenzione per i problemi e le esigenze delle Regioni è per noi elemento prezioso, che aggiunge motivi di fiducia a questa scelta».
Sulla stessa linea Massimo Zedda , sindaco di Cagliari. «È un bellissimo risultato, una figura importante, un messaggio positivo di legalità e contro le mafie», ha detto, «avrà un compito difficile, ma le sue prime parole da presidente, delineano la statura della persona». Ottimista anche Piersandro Scano , presidente Anci. «Guardo con grande fiducia al nuovo capo dello Stato», il suo commento, «la sua elezione rappresenta un segnale positivo per la democrazia italiana, sia per la sua biografia che per la qualità della persona».
Da Twitter è arrivato l'augurio di Renato Soru , eurodeputato e segretario regionale del Pd. «Buon lavoro a Sergio Mattarella, presidente di tutti gli italiani».
Un “in bocca al lupo” anche dal consigliere regionale di Forza Italia, e già presidente della Regione, Ugo Cappellacci . Mitigato però dall'auspicio «che Mattarella si trasformi in picconatore e che il prossimo presidente sia scelto direttamente dai cittadini, come avviene già per il sindaco e per il presidente della Regione. Questa», ha aggiunto l'esponente azzurro, «potrebbe essere la vera unica riforma, che consentirebbe di rinnovare la nostra architettura istituzionale. Purtroppo la logica delle corti resiste ai cambiamenti reali».
In aperta polemica Paolo Truzzu , esponente di Fratelli d'Italia-An. «In meno di un anno Renzi il rottamatore, è passato dalla svolta buona, alla solita solfa», ha esordito, «ha portato al Quirinale un vecchio democristiano, dinosauro della Prima Repubblica, ha perso un'occasione per svecchiare, già dalla figura della sua carica più alta, la politica italiana».
Clara Mulas