Caldo e fresco dall'acqua di mare. I riformatori lanciano una proposta per un nuovo piano energetico: tutti gli appartamenti potranno essere riscaldati o rinfrescati «con un sistema innovativo». La proposta è stata illustrata dal professor Carlo Bernardini.
«Fine della schiavitù delle caldaie e delle pompe di calore che consumano tantissimo con costi elevatissimi», scrivono i Riformatori. «Cagliari può avere un sistema integrato energetico a bassissimo impatto, che consentirà di produrre calore e fresco, abbattendo i costi per le famiglie». Il professor Carlo Bernardini che ha spiegato come tutto ciò è possibile: «Una condotta sotterranea dove scorre l'acqua che scambiando il calore con l'acqua marina e collegata alle pompe condominiali, di cui ormai sono forniti tanti palazzi del capoluogo, produce calore o fresco a seconda della stagione. Un sistema utilizzato in tante parti d'Europa». Per i Riformatori, la città ha un piano energetico sui generis, adottato nel 2012 ma che in realtà non propone alcuna idea guida. Tanto che - hanno spiegato nella proposta - i cagliaritani ne pagano le conseguenze con la bolletta.